L’Italia e il volontariato

par francesco
giovedì 9 dicembre 2010

Mentre l’Europa si appresta ad aprire L’anno del volontariato, l’Italia, nell’ultima finanziaria riduce la quota destinata al 5 per mille da 400 mln a 100, una bella batosta per quanti si dedicano volontariamente all’assistenza verso i bisognosi e alle associazioni che li sostengono.


Come tutti sanno, il volontariato civile si basa sulla disponibilità delle persone a dedicare il loro tempo gratuitamente in vari campi affrontando anche disagi non indifferenti. Inoltre, il loro operato fa da supporto agli enti preposti nell’emergenza (ospedali, case di riposo, protezione civile ecc) ma anche a situazioni di disagio della popolazione (senza tetto, mense, terremoti, ecc.).

Il contributo in termini economici equivale, secondo Vivian Reding (vice presidente della Commissione europea e Commissaria Ue con delega alla Giustizia, ai diritti fondamentali e alla cittadinanza) al 3-5% del prodotto interno lordo. Dice Vivian Reding: "è tempo di condividere e di restituire, di impegnarci ad aiutare chi aiuta! Iniziando a riconoscere al volontariato un valore aggiunto sul piano economico pari al 3-5% del prodotto interno lordo". Questo significa che lo stato ha anche un beneficio economico oltre che organizzativo.

Molte associazioni di volontariato no profit, inclusa la Croce Rossa, basano il loro budget, per quanto riguarda la struttura fisica (sedi e mezzi), in prevalenza su donazioni private. Generalmente, i dirigenti sono anch'essi volontari salvo associazioni come la Croce Rossa che, essendo internazionale, ha bisogno di persone addette alle relazioni internazionali e, pertanto, il tempo che vi dedicano può giustificare uno stipendio (non prendo in considerazione eventuali "imbrogli" determinati dalla politica come quelli trasmessi da report).

Inoltre, non va dimenticato che il 5 x 1000 esiste grazie alla generosità di quasi 15 milioni di contribuenti che hanno scelto di sostenere il volontariato ed il terzo settore attraverso questa forma di generosità.

In questo contesto, la riduzione della somma da destinare al volontariato attraverso il 5 per mille è molto grave perché andrebbe a ridurre la capacità di intervento sul territorio dei volontari. Capacità che, in un contesto economico come l'attuale, ha bisogno di sostegno economico e, il finanziamento volontario dei cittadini va a coprire eventuali "buchi" del badget.

Per concludere, mentre l'Ue, cosciente del ruolo del volontariato sia in termini di welfare che economici, indice un anno dedicato ad esso, l'Italia ne diminuisce l'importanza.


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