L’Italia crolla e Berlusconi non molla

par Candidonews
martedì 2 agosto 2011

Ennesima giornata drammatica a Piazza Affari. L’Italia rimane preda della speculazione internazionale e non sono pochi quelli che attribuiscono gli ultimi eventi economici alla debolezza politica del nostro paese. In effetti non è difficile pensare come un Governo impopolare, totalmente screditato a livello internazionale, possa rappresentare un buon motivo per catalizzare le attenzioni degli speculatori.

Il paese affonda ed il timoniere cosa fa? Rimane li, tranquillo, continuando a fare i suoi ‘affari’. E’ di ieri la notizia che il Governo, dopo le pressioni di opposizione, Confindustria e sindacati, ha deciso di riferire in Parlamento in riguardo alla crisi, incontrando poi le parti sociali. E’ stata dura convincere Berlusconi a ‘scendere’ in Parlamento, ad abbassarsi a parlare, a dire qualcosa. Fosse stato per lui, sarebbe rimasto in silenzio, addossando le responsabilità della manovra lacrime e sangue a Tremonti e Napolitano.

Berlusconi è questo. Un uomo che è sceso in campo per tutelare i suoi interessi e che in questo momento, in una situazione di emergenza, continua a pensare a se stesso, progettando e facendo approvare il ‘processo lungo’ cosi da evitare i processi a suo carico. Spero che anche i più testardi abbiano finalmente capito chi ci ha governato negli ultimi dieci anni. Eh sì perché dal 2001 ad oggi, eccezion fatta per il brevissimo interregno di Romano Prodi, è stato Berlusconi il comandante in capo del nostro paese. Lui, quello che negava la crisi anche quando i segnali erano evidenti. Lui quello che continua a voler prendere le distanze, evitando di mettere la faccia su decisioni impopolari ma necessarie. Lui, quello che è attento ai sondaggi, che non si muove se non ha un tornaconto mediatico, che cerca sempre di salvarsi.

Lui, quello che sta distruggendo l’Italia e che ci sta portando a fondo. Sempre piu giu.

In altri paesi, paesi civili, Berlusconi sarebbe gia un ricordo. Avrebbero già provveduto a cacciarlo. Lo avrebbe fatto in primis il suo stesso partito, per evitare di affondare con lui e per salvare il paese. L’ultimo esempio viene dalla Spagna, dove Zapatero ha anticipato la sua uscita di scena per via della crisi e per le pressioni del suo stesso partito. Qui un ragionamento simile sarebbe impossibile. Nel PDL nessuno avrebbe la forza di poter disarcionare il Capo. Ci ha provato Fini e sappiamo tutti come è andata. Poi ci si puo anche illudere che Alfano abbia davvero qualche potere. La verità è un’altra e la sanno tutti. Berlusconi è il PDL.

Il Cavaliere rimarrà arroccato a Palazzo Chigi sino a quando potrà, consapevole che l’unica forza politica in grado di staccare la spina è la Lega e per evitare ciò concederà qualsiasi cosa a Bossi ed ai suoi. Cosi da guadagnare tempo, pensando al prossimo modo per farla franca.

Il Cavaliere rimane arroccato lì anche perche la gente sembra curarsi poco dei destini dell’Italia. In Spagna , contro i tagli, hanno manifestato migliaia di indignados. Il popolo si è fatto sentire anche in Gran Bretagna e persino in Israele. Da noi, nulla. Non c’è la consapevolezza dei tagli che il Governo ha fatto con la manovra, non si comprende a fondo quanto sia grave la situazione dell’economia.

D’altronde noi Italiani non abbiamo mai brillato per coraggio. Se non fossero arrivate le bombe probabilmente Mussolini sarebbe rimasto lì. Arroccato. Come oggi lo è Berlusconi. Purtroppo anche di questi tempi piovono bombe, ogni giorno a Piazza Affari si bruciano miliardi di euro, che corrispondono a parte del nostro futuro. Bombe silenziose, quelle economiche, che forse uccideranno un Paese intero. Nel silenzio, della sua gente.


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