L’Isola dei Famosi aspetta... coraggiosi naufraghi
par Doriana Goracci
mercoledì 9 marzo 2016
Volendo si può cambiare canale e pagina...
L’anno scorso oltre 500 mila profughi sono passati per Lesbo e quest’anno, finora almeno, 50 mila sono approdati nell’isola greca.
"Idomeni sprofonda nel fango. Lo stesso rischio che corre l'Europa. Migliaia di bambini e bambine, ci raccontano le cronache, vivono da giorni a Idomeni tra fango, melma, pioggia e freddo, in ripari di fortuna con altissimi rischi di malattie e morte. Dobbiamo impedirlo. Non ci sono più parole per definire questa situazione". Lo afferma Andrea Iacomini, portavoce Unicef Italia.
https://www.youtube.com/watch?v=X5q_5vkOfPI
"Durante la programmazione dell’Isola dei Famosi ho denunciato al governo italiano e alla Commissione europea l’attività della Astaldi, ditta costruttrice del complesso turistico Indura Beach, a Baia Tela, di fronte alla location del reality. Il villaggio sorge su un’area protetta abitata da secoli dalla comunità afrocaraibica, sgomberata nel 2014 e portata in giudizio, lo scorso mese, per aver protestato contro gli espropri. Controllata dall’italiana Goldlake Group e specializzata nello sfruttamento minerario, l’Eurocantera è responsabile invece di aver inquinato e deviato il corso dei torrenti nella comunità di Agalteca.
Al momento siamo impegnati in un’inchiesta su diverse società coinvolte nella privatizzazione dell’acqua e nel settore dell’estrazione." Berta Cáceres, leader degli indigeni ambientalista, assassinata il 3 marzo ha detto a Left.
noi lasciammo le case amate
per l'Europa, le terre lontane
e dolente ognuna partì
Traversammo il mare in burrasca
camminammo per aspri sentieri
a fermarci il filo spinato
e le armi contro di noi
O Europa tu sia maledetta
per ogni cuore che sente coscienza
dolorosa ci fu la partenza
e il ritorno per molte non fu
O vigliacchi che voi ve ne state
dietro tavoli e scrivanie
schernitori di noi carne umana
ogni guerra ci insegna a punir
Voi che amate il campo d'onore
e chiudete i vostri confini
qui si muore gridando assassini
maledetti sarete un dì
Cara mamma che tu non mi senti
tengo stretti per mano i bambini
Qui fa freddo, c'è pioggia e c'è fame
non c'è pace ancora per noi
O Europa tu sia maledetta
per ogni cuore che sente coscienza
dolorosa ci fu la partenza
e il ritorno per molte non fu
pensare globalmente, agire localmente, sempre