L’Era Alemanna - Pestaggi e coprifuoco
par Pietro Orsatti
venerdì 19 settembre 2008
Perché i genitori votano, e in gran parte votano per il nuovo potere dell’"era alemanna", e perché questi vivaci rampolli dell’evasiva borghesia capitolina fra pochi anni voteranno anche loro. Il problema, piccolo e risolvibile con un paio di comunicati stampa faxati in tutta fretta dal Campidoglio, è quando non versano benzina sulle baracche dei nomadi e dei barboni, quando non picchiano qualche coetaneo straniero a scuola, quando non se la prendono con qualche omosessuale. Quella è roba che non frega a nessuno. La caccia al nero, al Rom e al "frocio" a Roma sta diventando uno sport di massa. Il problema sorge quando se la prendono, giovani ingrati, con "l’uomo qualunque". Ma il nostro uomo, né alto né basso, non si preoccupa. Con un bel "Me ne frego!" nostalgico accusa la sinistra allarmista (ma a Roma la sinistra c’è ancora?) e poi torna a sognare balconi e gloria e folle osannanti dalla suo studio vista Fori Imperiali.
E i mille soldati chiamati dal nostro Ras alla matriciana e forniti dall’amabile ministro alla Difesa e al Billionaire? Non dovevano vigilare? Non dovevano "spazzare via" la paura per la propria sicurezza della capitale? Niente. Si vedono di tanto in tanto annoiati prendere un caffè e leggere una ristampa di Dylan Dog. Oppure vigili sorvegliare che qualche non frughi troppo avidamente in un bidone della spazzatura. Per decoro, ovviamente. A quando le retate contro gli anziani che raccolgono frutta segnata e verdura semi marcita alla chiusura dei mercati? Zitti, non vi fate sentire. L’uomo, quello né alto nè basso, è sempre a caccia di nuove idee. Come quella di sigillare la notte il Portico d’Ottavia, la porta dell’antico Ghetto di Roma. A dire il vero a quella del coprifuoco per i "giudii" per ora ci ha rinunciato. Qualcuno gli deve aver detto che non lo facevano solo gli "alemanni con gli stivaloni" me che avevano iniziato a farlo qualche secolo prima i papi in armatura. Troppo vecchia e usata come idea. Meglio pensare a recintare, definitivamente, il gay village.