L’Aquila: oggi, uniti, si manifesta

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mercoledì 16 giugno 2010

 

Letta, Chiodi, De Matteis, oltre ad essere sordi loro pensano lo siano anche tutti gli aquilani.

Ieri sera, con toni propagandistici che hanno poco da invidiare ad alcuni regimi, hanno avuto il coraggio di proporre una soluzione già nota da giorni, solo in attesa di conferma, come grande mediazione con il governo nazionale: il rinvio del pagamento delle tasse sospese a gennaio 2011 in 60 rate, invece che a luglio 2010, con una proroga per quelle correnti fino al 31 dicembre 2010, per gli autonomi che hanno un fatturato inferiore ai 200 mila euro (se anche o solo non si capisce dalle dichiarazioni rilasciate).

C’è un paziente malato, che richiede un intervento di urgenza in sala operatoria e loro, sorridenti, lo guardano e gli danno un’aspirina, spacciandola come risolutrice di tutti i mali. Il paziente è malato si, ma ancora in grado di intendere e volere.

Le tasse, continuiamo a ripeterlo per chi sordo non vuole più essere, sono soltanto uno dei problemi relativi alla città. Finanziamenti certi e rapidi per la Ricostruzione e l’emergenza in corso, provvedimenti seri per l’economia (es. la zona franca urbana), snellimento delle procedure per la Ricostruzione, mentre le macerie sono ancora tutte o quasi in città e dintorni a 14 mesi dal sisma.

A L’Aquila chiediamo per le tasse le stesse agevolazioni degli altri terremoti, niente di più. E chiediamo che i problemi reali siano affrontati e risolti, non tramite Spot televisivi che vogliono soltanto nasconderli sotto il letto, o rinviarli ogni 6 mesi per tenerci con il cappio al collo. Facendoci capire che prima o poi lo stringeranno definitivamente, quando calerà l’attenzione e la popolazione sarà stanca di lottare.

OGGI, A L’AQUILA, UNITI SI MANIFESTA. ANCORA PIU’ CONVINTI DI IERI.


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