Kristy, Haley Bennett è braccata

par soloparolesparse
lunedì 10 agosto 2015

Oliver Blackburn è il regista e Haley Bennett è la ragazza giovane e bella braccata.

Justine (perchè lei in realtà non si chiama Kristy) è l’unica di tutto il college a rimanere nella struttura durante la festa del ringraziamento. Compagni di scuola, fidanzato e perfino l’amica che sarebbe dovuta rimanere con lei se ne tornano dalle rispettive famiglie e così lei rimane sola con un paio di uomini dellla sorveglianza nell’immenso college.

Ovviamente le cose precipitano immediatamente causa una misteriosa ragazza incappucciata che si presenta minacciosa e che presto viene affiancata da alcuni complici. Ovviamente arriva la sera e ovviamente piove.

Il resto potete immaginarlo.

Nulla di nuovo quindi in Kristy, ma a volte è sufficiente giocare su qualcosa di abusato, a patto che il lavoro sia ben fatto. E non c’è dubbio che questo lavoro sia ben fatto. Costruito come vuole la regola, con lunghi corridoi, lunghi silenzi, lunghe attese e piccoli momenti improvvisi di sorprendente terrore. Il tutto condito dalla giusta musica.

Nota su quello che c’è alla base del film. Lo vogliamo prendere come una riflessione sugli estremismi religiosi? Probabilmente si. Con la conclusione inevitabile che l’odio genera solo altro odio.

E un finale che lascia spazio ad una serie di sequel potenzialmente divertenti.


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