Jacqueline Anne Sutton è "stata suicidata"?

par Doriana Goracci
martedì 20 ottobre 2015

Sappiamo che Jacqueline Anne Sutton, ex giornalista della BBC 50enne, attualmente direttrice in Iraq per l'istituto IWPR (istituto per il giornalismo sulla guerra e sulla pace con base a Londra) è stata trovata morta da 3 russi in un bagno dell' aereoporto Atatürk a Istanbul nelle prime ore di ieri mattina, impiccata con un laccio da scarpe. Perchè?

Era arrivata alle 22 di sera con un volo della Turkish Airlines proveniente da Londra a Istanbul, aveva perso la coincidenza per l'Iraq con destinazione Erbil nella regione curda, sembra che Jacqueline Anne Sutton fosse scoppiata a piangere, perché non aveva i soldi per un nuovo biglietto. Dal 1998 al 2000, era stata presso la BBC, poi con agenzie di cooperazione internazionale in Iraq e Kurdistan, Iran ,Africa occidentale e Gaza, svolgendo collaborazioni non solo giornalistiche ma di cura e attenzione alle donne di varie etnie e religioni, fino alle ultime richerche ed inchieste sul rapporto tra donne e ISIS. Faceva parte del Wilfp, lega internazionale per la pace e la libertà delle donne, che combatte e denuncia il trattamento riservato alle donne in Iraq e Afghanistan. A giugno aveva detto con chiarezza che temeva di diventare un bersaglio dello Stato Islamico mentre era a Erbil: il suo predecessore in Iraq all' IWPR, Ammar Al Shahbander, fu ucciso in un attentato con una bomba sulla sua auto a Baghdad in maggio, attentato in cui furono coinvolte altre 17 persone.

Nessuno dei suoi colleghi crede a questo "suicidio in bagno per un volo mancato, soprattutto il suo collega Christian Bleuer che riferisce, guarda il caso..., che la telecamera non funzionava e quindi Jacky Sutton è stata assassinata." Anthony Borden, direttore esecutivo dell'Institute for War & Peace Reporting ha dichiarato. "Era estremamente luminosa, molto competente, e ben in grado di gestire sè stessa in ambienti difficili, universalmente amata. Siamo in stato di shock totale".

Aggiungono dall' IWPR: "...aveva titoli di studio anche in diritto costituzionale e sviluppo internazionale, che aggiungevano rigore intellettuale e una più ampia visione per i suoi ruoli professionali. Si è concentrata sul quadro normativo dell'Iraq per i media e le telecomunicazioni e l' impatto sulla libertà di espressione. Più di recente, stava lavorando su un dottorato di ricerca sulle giornaliste in Iraq e in Afghanistan, studiando presso il Centro di Studi Arabi e Islamici dell'Australian National University di Canberra.

Jacky stava tornando in Iraq piena di progetti per il nuovo lavoro, compresi i progetti per contrastare l'estremismo violento che minaccia un paese in cui era così impegnata. Le nostre condoglianze vanno alla sua famiglia e a tutti quelli che la conoscevano".

Pace pace pace e ancora siamo immerse nell'oscurità della guerra. Storie drammatiche, complicate, già viste, dove tutto è avvolto nella nebbia e spiace conoscere solo oggi e in maniera così tragica, la vita di questa splendida donna di cui rimane oltre al suo lavoro la foto di lei che sorride.

 

Fonti:

Dailymail

IWPR

Telegraph

 


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