Italiani, sempre e solo molti ingenui

par Chiara
venerdì 2 dicembre 2011

E ora cominciamo la nuova "era Monti". E credo che non ci sarà nessuna bella notizia per tutti quegli italiani, ingenui sotto molti punti di vista, a volte ignoranti e soprattutto persone ben educate, di altri tempi e che ancora si fidano non solo nel prossimo, ma anche di tutto ciò che si dica istituzione o potere forte, vedi le banche.

Perché alla fine vogliamo vedere che a pagare saranno sempre e solo i pochi, anzi i tanti italiani, ingenui e ben educati, e di altri tempi, che accetteranno tutto quello che gli si dice, che ascolteranno con fiducia i loro uomini, punti di riferimento all'interno delle banche, che con la solita mentalità, sbagliata, si porranno con un animo paziente e quasi timoroso, ma sicuramente succube nei confroni di chi oggi deve decidere dei loro risparmi, delle loro vite e del futuro dei loro figli o nipoti?

La situazione non è rosea, è vero ma non per tutti, non è bello prendere in giro così la gente comune, non povera, anzi e neppure ignorante per la maggior parte, ma semplicemente di animo indulgente e quasi caritatevole nei confronti del porprio Paese. Non è bello e neppure onorevole per tutti coloro che stanno per decidere delle nostre vite.

Perché tra tutti gli italiani comuni che hanno goduto di quei piccoli privilegi, normali di una società in crescita quale era la nostra del dopo guerra, ci sono stati tanti altri italiani che, provenendo già da famiglie benestanti, si sono arricchiti ancora di più garantendo un futuro benestante e di lavoro assicurato ai loro figli, cioè i giovani trent'enni o quarant'enni di oggi.

E poi ci sono quegli italiani che si sono arricchiti di molto a volte anche in maniera non del tutto onesta, limpida e pulita, i furbetti per così dire, quelli che hanno approfittato di tanto benessere in giro, non solo per arricchirsi, ma anche per evadere le tasse, per portare i soldi nei paradisi fiscali e farla franca prima come domani.

Ma una cosa è certa i nostri politici, o tecnici come più li vogliate chiamare, quelli che ci intimidiscono dicendo che la crisi è nera e che si faranno dei sacrifici, quelli che in questo dramma ci hanno infognato e che ora non si sa bene poi perché, dovrebbero tirarci fuori, tutti costoro non provengono mai da famiglie anonime e sconosciute, non sono mai arrivati dal basso, e bene che è andata sono parte da quegli italiani benestanti, di quelle famiglie di alta borghesia, laureati, che hanno potuto garantire ai loro figli una buona vita ed un lavoro assicurato in questi nostri giorni. E il dramma per tutti gli altri italiani, è che questi sono già al sicuro, sia con i loro risparmi sia con le loro case, sia con la generazione successiva di figli ben sistemati.

Ecco non sarà nessuno di tutti questi italiani a pagare e se ci sono stati dei privilegi, vedi il non pagare l'ICI sulla prima casa, piccoli benefit fiscali di cui hanno goduto in quanto risparmiatori i lavoratori dipendenti, e quindi certi di poter restituire ciò che prendevano dalle banche, mutui, prestiti etc, etc, ora che tutto questo non si può più fare perché mancano i soldi e visto che per la maggior parte le persone di cui stiamo parlando sono probabilmente dei pensionati comuni, con comuni pensioni, saranno loro ed i loro figli, che non hanno avuto oggi l'opportunità di essere inseriti in contesti lavorativi, sicuri, saranno loro i soliti, molti ingenui a pagare tutta la crisi, in Italia come negli atri paesei, dove però almeno la gente ha il coraggio e la forza di protestare.

Tutti gli altri non vedranno minimamente retrocedere uno solo dei loro benefici e questo perché ancora possono garantire o attraverso le loro pensioni d'oro, o con i loro ancora validi e ricchi stipendi, o con figli sistemati di quà e di là con più o meno buoni posti di lavoro, ma almeno sicuri, potranno continuare indisturbati a garantire alle banche tutto ciò di cui hanno bisogno per erogare prestiti, benefit fiscali e quant'altro.

Chi rimarrà fuori saranno i risparmiatori, dipendenti pubblici o privati di qualche generazione fà, che hanno potuto solamente risparmiare, sui loro stipendi di allora, compare magari una o due case, e oggi avere qualche soldo da parte per vivere una pensione felice e che dimenticavo, probabilmente aiutano i loro figli disoccupati o precari.

Di certo quelli che anche un tempo non avevano un lavoro o uno stipendio per vivere dignitosamente, per quella parte di italiani oggi non solo non c'è più nulla, ma forse, si vedranno anche ridurre quel pochissimo che avevano di diritti ottenuti. Che tristezza fanno tutti questi altri italiani che parlano di crisi, si sciacquano la bocca parlando di sacrifici, quando sanno bene che ancora per loro e per i loro figli non è poi così nera, perché nulla gli verrà toccato. Quanto sarà triste invece per tutti quei tanti italiani, che ancora, ingenuamente, vanno a comprare i Bond, ricomprandosi il debito pubblico, non creato da loro e che non solo non avranno nulla in più di ciò che hanno faticosamente messo da parte ma che dovranno anche aiutare i loro figli a vivere una vita dignitosa.

Alla fine se ci sono stati dei privilegi nel nostro Paese, quelli che poi rappresentano la normalità di qualsiasi società che si voglia ancora chiamare occidentale, saranno levati prima di tutto agli italiani onestamente risparmiatori. Agli italiani comuni, ricchi è vero di tanti risparmi messi via uno per uno, lira dopo lira, onestamente, facendo anche due o tre lavori, è a loro a cui verranno levati i "privilegi" di una società civile, è solo a loro.

Perché i figli non riusciranno, anzi non riescono a far fronte alle infinite spese delle vite che si conducono oggi nelle nostre società occidentali ed allora interverranno in aiuto i loro genitori, coloro che ancora godono di un margine di risparmi che gli permette di fare delle vite da pensionati normali. Dopo tanti anni di lavoro, è anche giusto che sia così.

Ma tutta quella parte di italiani che o perché proveniente da famiglie benestanti, o perché "ladri", non si vedrà toccare di un euro i loro risparmi, almeno non dallo stato, forse gli unici che ci riusciranno e che pensate garantiranno quel minimo di giustizia sociale, saranno coloro che muovono i mercati finanziari, e che almeno loro riusciranno a far ridurre di un bel po' le ricchezze di tutti quei cittadini del mondo che altrimenti perché furbi o perché ricchi, non si vedrebbero minimamente inclusi in questa crisi globale.

Quindi la giustizia di coloro che deve investire i soldi nella vita quotidiana perché non ne ha più per investirli in borsa, sarà determinata proprio da quei mercati che finiranno per intaccare tutto coloro che altrimenti se la caverebbero con qualche battuta: "sì c'è la crisi, bisogna fare economia" solo che il loro metodo è quello di licenziare i più deboli o levare il posto ai più meriteovli.


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