Italiani (brava) strana gente...

par Emilia Urso Anfuso
venerdì 4 novembre 2011

Ci sono diverse cose che comprendo ma non ammetto. Non ci riesco, deve essere un mio limite. Gli italiani da sempre, sono considerati un popolo che sa affrontare le crisi, rimboccarsi le maniche, sostenere le giuste cause ed anche accettare di buon grado cose che in altri paesi sarebbero considerate inaccettabili.

Se per alcuni versi tutto questo può essere definito apprezzabile, a mio avviso è proprio ciò che rende “strano” l’italiano medio. L’italiano medio, accetta tutto di buon o cattivo grado. Sta di fatto che accetta. A priori.
 
La politica è corrotta? L’italiano si “indigna” – verbo assai di moda ultimamente – ma poi, lascia fare. Il denaro pubblico viene scialacquato allegramente da chi amministra il Paese? L’italiano medio si lamenta, magari in coda alla Posta mentre ritira una misera pensione. Poi, torna a casa col fagottello della spesa e tira a campare.

Gli scandali nel nostro Paese si susseguono ormai con un ritmo assatanato? L’italiano medio ascolta, legge, cambia canale televisivo, opta per un “Grande Fratello” o per una puntata di “Don Matteo”. Poi, giunta la notte, si corica e dorme profondamente.

Il Paese è ormai palesemente sull’orlo del baratro? I governi si fanno solo i fatti loro? La corruzione dilaga? Le palazzine crollano per un acquazzone? Le metropoli italiane vanno in tilt per due gocce d’acqua perchè le reti fognarie nazionali somigliano più ad un colabrodo? L’italiano medio abbozza una sorta di protesta, che dura il tempo di un panino ed una coca cola. Poi torna a casa, decide cosa mangiare, cambia i canali TV, decide se vedere Ballarò, Voyager oppure il film in prima serata – se non esce per andare al cinema, al ristorante oppure al Pub – poi, scesa la notte, dorme saporitamente, a meno di turbe del sonno, e si risveglia la mattina dopo, pronto ad affrontare un nuovo giorno.

Mentre tutto crolla, strade e case comprese. Mentre tutto va a rotoli. Mentre chi ruba da anni oggi lo fa ancor di più. Mentre ai cittadini si chiedono immani sacrifici da aggiungere ad altri sacrifici e chi chiede questi sacrifici invece, si arricchisce ogni attimo senza aver fatto nulla per meritarlo, l’italiano medio affronta le sue giornate come se tutto sommato, queste cose lo coinvolgono sì, ma non più di tanto.

Ora io mi dico: la proverbiale “pazienza” italiana, oggi mi sa di qualcosa di malato. Di corrotto. Di strano.

Perchè se immaginassimo che dei ladri cercassero di assaltare le nostre abitazioni per rapinarci, oppure dei pirati informatici provassero ad accedere ai nostri conti correnti per rubarci il nostro denaro. Se qualcuno prendesse a schiaffoni all’improvviso la nonna malata o la zia disabile, ecco: è ovvio che ognuno reagirebbe con forza e durezza. Qualcuno forse, arriverebbe alle mani, oltre che alle denuncie.

In qualche modo, anche se velate dalle parole “politica, società civile ed economia” ogni giorno in ogni casa italiana – o quasi – avvengono nell’ordine furti, ruberie e vessazioni. Le stesse che se messe in atto da furfanti catalogati come tali dalle istituzioni, troverebbero il pugno pronto alle percosse, come minimo. Per respingere a denuncie su denuncie per far pagare chi si macchia di crimini contro il patrimonio individuale e contro l’incolumità personale.

Ebbene: la cattiva notizia per tutti è che il solito “italiano medio” sta facendo un errore di valutazione, ogni volta che crede sia assolutamente impossibile reagire alle vessazioni ed alle ruberie che giungono da nomi altisonanti ma che nella realtà dei fatti sono furfanti mascherati da angeli, nella migliore delle ipotesi, oppure sono proprio furfanti riconosciuti da tutta la comunità, di conseguenza ancor più aberrante che poi si accettino le loro reiterate intenzioni di furfanteria contro la nazione.

Ordunque: a mio parere, una presa di coscienza su cosa sia la realtà in cui viviamo dovrebbe essere il primo passo attraverso il quale operare quei famosi cambiamenti di cui a volte si parla ma che nessuno mette in atto, almeno su larga scala.

Si continua a cantilenare che tanto “loro, la Casta” fanno sempre ciò che vogliono. Certo che lo fanno. Lo permettiamo noi ogni giorno. E permettiamo cose che non permetteremmo persino ad un nostro stretto parente. Ci sono decine di fatti di cronaca finiti nel sangue per cose molto minori rispetto a ciò che l’italiano medio ha la capacità di subire da parte del mondo istituzionale.

Ora, senza giungere chiaramente ad atti violenti, cosa che condanno sempre e comunque, credo che rimettere un pò di tasselli nel loro ordine sarebbe cosa buona e giusta per tutti. E se ognuno di noi metterà nel luogo opportuno il tassello, riusciremo tutti insieme a creare quel puzzle ora informe, chiamato Italia basata sulla democrazia e la dignità umana.

Se fosse un gioco a premi, lo giochereste? Se la risposta è si, allora, organizziamoci e proviamo.


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