Italia: rincari e nuove tariffe in arrivo già a partire da marzo

par marco rota
sabato 10 marzo 2012

Nuovi pesanti rincari e nuove tariffe sono previsti nei prossimi mesi. Oltre all’aumento dell’Iva, dell’Irpef a livello comunale e regionale, a giugno debutterà la nuova Imposta municipale unica (IMU). Ma sarà soltanto una delle nuove tasse previste dal Governo Monti. Successivamente si avranno infatti le patrimoniali, e forse si chiuderà l’anno con un ulteriore aumento dell’Iva. Se l’iter delle nuove imposte sarà rispettato le tasche della stragrande maggioranza degli italiani rischiano di perdere quei pochi spiccioli che ancora resistono attaccati alla fodera dei pantaloni. Le associazioni dei consumatori hanno calcolato che tra la manovra effettuata dall’uscente Governo Berlusconi e tutti i successivi provvedimenti effettuati da Monti, il costo per una famiglia media si dovrebbe aggirare attorno ai 3160 euro. Cifra che arriva a sfiorare i 4 mila euro se si aggiunge il probabile rincaro dell’Iva.

Oltre alle nuove tasse, come l’Ici e l’addizionali sui bolli, ed i tagli effettuati dal Governo sulla spesa pubblica non aggiornando le pensioni, peseranno in futuro le nuove tariffe su diversi prodotti e servizi. Dal gas alla tassa sulla raccolta dei rifiuti, che ha subito, negli ultimi tre anni un incremento del 7,5%, per passare poi ai ticket sanitari ed al costo dell’energia elettrica. Ma più di tutti saranno i prezzi a fare la parte del leone. Attualmente il prezzo della benzina ad esempio sta sfiorando in alcune Regioni, i 2 euro al litro, con una media nazionale che si attesta oltre 1,83 euro.I carburanti in genere sembrano aver raggiunto prezzi notevoli.

Un altro incremento dei prezzi, che tocca da vicino ogni individuo, è quello dei beni alimentari, beni di prima necessità. L’aumento dell’Iva, secondo la Coldiretti, decreterebbe l’aumento del prezzo di alcuni beni di largo consumo, come l’acqua minerale, il vino e la birra, ma anche di altri alimenti come lo yogurt, il pesce, la carne, le uova, il miele, il riso e lo zucchero. Il rincaro dei generi alimentari potrebbe decretare, sempre secondo l’opinione della stessa associazione di agricoltori, ulteriori effetti depressivi sulla spesa dedicata ai prodotti alimentari, che già nel 2011 aveva registrato un decremento dell’1,3%. Sembra dunque che le stangate continue da parte dei Governo Monti interessino ogni settore, da quello delle risorse necessarie al trasporto, a quelli sulla casa, fino ad arrivare alla spesa alimentare.


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