Italia, democrazia rappresentativa o oligarchia gerontocratica?
par Francesco Rossolini
lunedì 20 luglio 2009
Lo Stato d’Italia sta vivendo una fase di particolare pochezza politica, da qualche tempo nessun politicante, di maggioranza o di opposizione che sia, dimostra di avere doti di lungimiranza, assennatezza, profonda moralità, senso dello Stato ed amore per i cittadini: elementi che dovrebbero rappresentare quel prerequisito essenziale alla sola candidatura di un individuo ad una posizione pubblica.
L’Italia è governata da un ventennio dalle stesse persone che si barcamenano tra maggioranza ed opposizione, ma che non rinunciano per nulla al mondo al posto da Onorevole. A tal proposito risulta addirittura imbarazzante vedere come non pochi parlamentari abbiano ricoperto questa carica per svariate legislature, rendendo di fatto nullo il necessario ed opportuno ricambio generazionale.
Ed in effetti, come ci hanno confermato le recenti vicende, quella dei parlamentari in Italia è una casta che non lascia nessuna possibilità di accesso ai giovani.
L’Italia più che una democrazia rappresentativa sembra essere un’oligarchia gerontocratica, dove sempre gli stessi volti, oramai in avanzata età, governano stancamente il Paese.
E i risultati, per nulla lusinghieri, di aver lasciato la guida della Nazione a persone oltre la settantina sono sotto gli occhi di tutti.
C’è un’età in cui la cosa migliore da fare è ritirarsi a vita privata ed educare i nipoti, e quell’età è stata raggiunta da buona parte dei politici italiani.
Sarebbe più che opportuno fissare a 60 anni l’età massima per potersi candidare a qualsiasi posizione elettiva nello Stato d’Italia, compresa la posizione di predidente della Repubblica. In tal modo eviteremo che persone stanche, piene d’acciacchi, senza grinta, con facoltà intellettive certamente in fase calante guidino il Paese.
Come la fanciullezza non è un età adatta a governare, ed in effetti la legge prevede ben precisi vicoli in tal senso, non lo è neanche la vecchiaia. Con buona pace di chi professa l’assennatezza degli anziani, io professo la grinta, l’intelligenza e la voglia di fare di chi è nel fiore della vita.
Almeno in questo gli USA hanno molto da insegnarci…