Italia, colonia finanziaria

par Antonella Policastrese
sabato 15 dicembre 2012

È bastato sfiduciare Monti per far risalire lo spread e mandare a picco le borse. I mercati urlano, fanno la voce grossa e gli Stati dovrebbero mettersi sull'attenti. Ma abbiamo ancora uno stato o siamo diventati una colonia della grande finanza? 

 

Intanto i vari Casini e Bersani accusano d'irresponsabilità il Cavaliere ritornato alla ribalta. Insieme costituiscono un trittico bestiale delle mummie alla riscossa. Il Paese è allo stremo delle forze, non importa a nessuno di cosa stia succedendo nel ventre di uno Stato che si sta sfilacciando, che non segue nessuna politica per raddrizzare il timone di una nave allo sbando. 

Disoccupazione in costante aumento, classe media inesistente, licenziamenti di massa, sanità cancellata per i poveri ormai sempre più numerosi, scuole pubbliche alla deriva. E in tutto questo pandemonio, l'unica cosa a cui pensano i partiti sempre più federati in casta è un voto per essere legittimati dal basso e continuare a torcere il collo alla gente come se fossero polli da batteria.

Uno spettacolo indecoroso, grazie a un Presidente bocconiano di ferro che in questo lunghissimo anno ha solo pensato a salvaguardare le banche imponendo leggi ferree simili a medicine da far stramazzare un cavallo in buona salute. Banche salve, finanza a gonfie vele e società civile allo sfascio. Come Paese non esistiamo più. Lo dimostrano gli attestati di solidarietà a un uomo che ci ha governato con il pugno di ferro non intaccando di certo gli interessi dei possidenti, ma tartassando la massa con tasse e controlli verso piccoli commercianti come se si trattasse di operazioni "alla gestapo".

Come se non bastasse essere vittime sacrificali di un'Europa dove la voce grossa continua a farla la Germania. La Scala ha aperto la sua stagione con un'opera wagneriana, per essere in linea con la cultura tedesca che ormai ci governa e impone i suoi modelli.

Altro che fine del mondo! Quella che stiamo vivendo è una vera ecatombe e se non la smetteranno di manovrarci come burattini cadremo per sempre nelle grinfie di speculatori senza scrupoli, criminali finanziari che non lasciano respirare più nessuno.


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