Italia bifronte

par roccob
martedì 8 aprile 2014

A nulla giova parlare e far sovente memoria dei milioni di pensionati Inps con assegni mensili inferiori a 500 euro, quando esistono e resistono casi di percettori d’introiti e/o emolumenti a livello di emiri arabi.

Si prenda, ad esempio, il caso del noto economista, docente universitario ed esponente politico Giuliano Amato, il quale, va da un bel pezzo riscuotendo, ogni mese, trentunomila euro lordi, tra pensione pari a ventiduemila e vitalizio parlamentare di novemila (l’interessato dichiara di destinare tale vitalizio ad attività di beneficenza).

Sulla posizione smisuratamente privilegiata di Amato si è scatenata, a più riprese, una ridda di critiche, qualcuno ha addirittura parlato di vergogna. E però, nonostante siffatta tempesta mediatica, lo scorso anno, il personaggio/pensionato in questione è stato anche investito della carica di Giudice costituzionale, che prevede una retribuzione lorda annua di ben quattrocentocinquantamila euro, ossia a dire tredici mensilità da trentaquattromilaseicento euro.

Domanda: non sarebbe stato opportuno che il signor Presidente della Repubblica, requisiti e meriti del candidato a parte, prima della nomina, valutasse la situazione delle finanze di Amato, già da nababbo, evitando di dar luogo a un cumulo di buste paga letteralmente scandaloso rispetto ai trattamenti sotto i 500 euro menzionati all’inizio?

 

Foto: Wikipedia


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