Italia, Grecia, Spagna palla al piede per UE

par Massimo Icolaro
sabato 10 settembre 2011

Le recenti dimissini di Stark membro della BCE dovrebbero far riflettere i governanti di questo Paese, la motivazione ufficiale è personale.

In effetti il Sud dell'Europa sta vivendo alle spalle del Nord, ogni qualvolta si trova in difficoltà aspetta l'aiuto dei paesi piu sani economicamente.

Questo aiuto generalmente avviene comprando titoli di stato di queste nazioni con economia debole o decotta senza che questi stati facciano nulla per tagliare la spesa, ma cercando di imporre sempre nuove tasse riducento ulteriormente la capacità di ripresa delle relative economie.

Ebbene continuando di questo passo, il nostro governo, che pare ormai impegnato da decenni a far arricchire o ad elargire a titolo praticamente gratuito la ricchezza prodotta dalla popolazione che produce veramente, rischia di suscitare le ire del resto dell'Europa che è perennemente portata a fondo dal macigno mastodontico del deficit dell'Italia e degli altri 2 paesi in criticità come Grecia e Spagna.

Con la presa in giro dell'abolizione delle provincie, che con vari sotterfugi verranno ripristinate, non toccando minimamente privilegi come gli altissimi stipendi dei consiglieri regionali (in molti casi superano quelli dei deputati nazionali), le indennità di dirigenza vergognose dei comuni (un segretario comunale può arrivare a prendere intorno ai 200 mila euro l'anno o anche più),anche se si tratta di dirigenti inquisiti, alcuni comuni, con le finanze a pezzi pagano milioni di euro ai loro dirigenti, stipendi di dipendenti asl che lievitano fino a 18mila euro al mese procurando danni per milioni di euro alla comunità e tantissime amentà del genere, i nostri parlamentari dovrebbero smettere di parlare di aria fritta e mettersi in testa che abolire privilegi a gran parte dei " cumparielli" della politica tutta è l'unica strada da intraprendere dimostrando un po' di onestà intellettuale.


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