Iran, piano del governo per controllo e censura su internet
par UAAR - A ragion veduta
sabato 14 aprile 2012
L’Iran punta alla creazione di una rete internet nazionale, in modo da impedire l’accesso a siti ’scomodi’ e troppo liberi per gli standard islamisti. Il regime degli ayatollah è consapevole che internet ormai è uno strumento molto utile per far circolare informazioni e permettere lo scambio di idee, soprattutto tra i giovani e gli attivisti per i diritti. Come successo nel 2009, in occasione delle contestatissime elezioni che hanno visto la riaffermazione del presidente Mahmoud Ahmadinejad. E punta quindi a controllare totalmente l’accesso e l’informazione sul web. Con una stretta censura e l’oscuramento di numerosi siti, nonché social network.
La prima fase del progetto del regime vede la sostituzione, da maggio, di diversi servizi resi da Microsoft, Yahoo! e Google. Saranno sostituiti altri simili, gestiti dal regime. La seconda fase, da agosto, obbligherà i provider locali ad entrare nella rete nazionale limitando l’accesso ad internet in Iran. Solo il governo potrà dare l’ok per rendere visibili siti esterni anche nel paese.
Del piano, definito dal ministro per l’Informazione Reza Taghipour, già si parla da diversi mesi. Lo stesso ministro si era premurato di dire che internet “promuove il crimine, la frammentazione nazionale, contenuti immorali e ateismo”. E che compito del governo era stroncare questi “flagelli”.