Ipse dixit: Daniela Zefferi, produttore esecutivo del servizio pubblico, ci racconta Mamma Rai

par Fabio Barbera
lunedì 13 luglio 2009

Parliamo di servizio pubblico: parliamo di Rai. Sono andato alla storica sede Rai di Via Teulada (dove c’è l’indimenticabile Studio 1, per intenderci) da dove vanno in onda trasmissioni cult come Geo&Geo, Chi l’Ha Visto, Porta a Porta, In famiglia, Mi Manda Rai Tre, Report, L’Italia sul Due, Italia allo Specchio e moltissime altre. Lì ad aspettarmi c’era Daniela Zefferi, produttore esecutivo Rai. Insieme a lei abbiamo parlato di televisione…

 

Ciao Daniela. Tu sei quindi un produttore esecutivo, di cosa si occupa chi fa il tuo mestiere?

Si sono un produttore. In genere il produttore è quello che ci mette i soldi, in Rai – che è un servizio pubblico – noi produttori ci occupiamo invece di amministrare i budget che la rete ci dà a disposizione per le varie trasmissioni e di dare le autorizzazioni per le varie fasi che ha la realizzazione di una trasmissione: scrittura, montaggio, ospiti, studio...fino alla messa in onda. Al momento mi occupo nello specifico dell’Italia Allo Specchio su Rai2 e La Via di Damasco su Rai1.
 
Queste non sono le uniche trasmissioni che hai prodotto!
No, per lunghissimo tempo mi sono occupata delle trasmissioni di Michele Guardì. Quello è un bellissimo gruppo, affiatato e ben organizzato!
 
Un momento di buona televisione e un momento di cattiva televisione?
Beh buona televisione è stato per esempio l’intervento di Zanardi l’altra volta in trasmissione: quell’uomo nonostante si sia trovato ad un passo dalla morte rimanendo invalido trasmette un ottimismo che è contagioso. Per generalizzare la cosa penso che siano bei momenti di televisione quelli che comunicano emozioni, informazione vera, che riescono ad offrire qualcosa, realtà ma non reality; ecco, i reality sono un momento di cattiva televisione.
 
Legata alla Sicilia, raccontaci il tuo rapporto con le terre del sud.
Beh in Sicilia mi sento a casa, è la mia passione e la mia seconda casa – dopo Roma! Poi lì c’è anche la mia migliore amica! Non posso chiedere di più.
 
Un consiglio alla futura nuova generazione di produttori?
Di non sedimentarsi nel ruolo. Un bravo produttore deve stare in redazione, deve andare con le troupe, vedere e vivere dal vivo la trasmissione che sta producendo. Solo così può rendersi conto di quanta fatica e quali mezzi necessitano le redazioni per riuscire a portare in onda un buon prodotto ben fatto. Ci sono produttori e dirigenti che invece la vivono dall’esterno e poi si chiedono il perché di una spesa per esterne o i motivi di una richiesta o di un’autorizzazione.
 
A chiusura di questa intervista ti chiedo una citazione, un frame, una frase, un pensiero che vorresti condividere con i nostri lettori!
“….” …vorrei che qualcuno sapesse sostituire i miei puntini di sospensione!

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