Io non boicotto la Mondadori

par l’incarcerato
martedì 31 agosto 2010

Care teste di capra, questi giorni facebook, i blog e anche alcuni giornali stanno avviando la campagna "boicottiamo la Mondadori". Questa campagna è scaturita da una legge "ad personam" voluta dal Governo riguardante un indecente risparmio sulle imposte di Via Segrate.

Io la trovo di un’iniziativa indecente quanto questa legge.

Innanzitutto chiariamo che trovo anche indecente dire agli scrittori di sinistra di non scrivere più per la casa editrice di Berlusconi perché dimostrerebbero di essere incoerenti. Ma stiamo diventando tutti matti? Possibile che siamo una massa uniforme senza soffermarci a ragionare seriamente?

Come sapete Berlusconi è proprietario di mezzo mondo, oltre alla Mondadori possiede l’Einaudi, la Sperling & Kupfer, vari centri commerciali, Blockbuster, il Teatro Manzoni e tanto altro.

Cosa dovrei fare allora? Non andare più al teatro, non affittare più i bellissimi film come quelli di Salvatores o Ozpetek, oppure far sentire quelle persone delle merde perché siccome sono di sinistra non dovrebbero fare teatro da uomini liberi al Manzoni? Oppure dovrei chiedere a tutti i librai che hanno acquistato con sacrifici il franchising della Mondadori di abbandonare tutto?

Cosa volete fare? Costringere me a non comprare più i libri del Sub Comandante Marcos, quello del grande Pennacchi o di Diego Cugia perché hanno pubblicato alla Mondadori? Cosa volete, fermare la gente che ancora non ha comprato il libro Gomorra di Saviano e si sta apprestando a farlo?

Sono tutti scrittori che non sono mai stati censurati dalla Mondadori e hanno contribuito a fare informazione, ma soprattutto cultura!


E secondo voi se io leggo questi bellissimi libri che criticano anche ferocemente le politiche di questo governo, sarei colpevole di foraggiare il Presidente Berlusconi?

Mi fa sorridere che molti del PD stiano sostenendo questa iniziativa simile a chi prima di ogni dittatura mettevano certi libri al rogo. Sono loro, quelli del centrosinistra, che non fecero nulla per risolvere il conflitto di interesse e a quest’ora avremmo risolto questo annoso problema delle leggi "ad personam".

Vi rendete conto, teste di capra? Noi siamo di sinistra, e l’ultima cosa che dobbiamo fare è boicottare la cultura! Anche perché dobbiamo ritornare alla serietà e alla riflessione: non è mai esistito e mai esiterà un tiranno che conquista il potere tramite la diffusione della cultura. Mai!

Il boicottaggio a volte è utile, come ad esempio la Nestlè che, essendo una multinazionale, sta mietendo vittime in Africa e impoverendo tutto il Terzo Mondo. Ma per favore non paragonatelo alla Mondadori. Un libro non ha mai ucciso e impoverito nessuno.

Io sono per una società libera e noi siamo liberi sia di scrivere (ancora per poco) e di scegliere. Io certamente non mi comprerò mai un libro di Vespa o quello delle poesie di Bondi. E se dovessi scrivere un libro io accetterò tutte le case editrici purché non mi censurino.

Anzi, voi boicottate la Mondadori e quindi non comprate nessun libro edito da loro? Ebbene io invece in controtendenza invito tutti gli abitanti di Avezzano e zone limitrofe di andare ad acquistare i libri alla libreria Mondadori di Ornella Gemini, madre di Niki Aprile Gatti. Lavora tutti i santi giorni per più di 12 ore e lei ha bisogno di essere sostenuta anche economicamente visto la lunga e dura battaglia che sta conducendo.

In un Italia in cui si legge sempre di meno, io invito tutti a comprare i libri di qualsiasi casa editrice. Purché si legga!

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