Insulti a Kyenge: inutile la sterile indignazione generale

par Fabrizio Vinci
venerdì 19 luglio 2013

Si moltiplicano gli insulti contro la ministra per l'Integrazione, Cécile Kyenge. Prima Roberto Calderoli adesso un assessore leghista (su Facebook), insistono nello scagliare offese gratuite quanto inopportune contro la ministra di colore.

Non è una novità: sono decenni oramai che lo staff della Lega Nord si permette di utilizzare toni razzisti contro avversari politici scomodi. Calderoli, in genere, è l'esecutore materiale, ma il mandante va ricercato nel cuore pulsante dell'elettorato leghista, che in fondo gradisce tali spropositi.

La politica e la carta stampata s'indignano sempre con varie reprimende e invettive, ma in sostanza non accade nulla e i leghisti possono continuare indisturbati ad ostentare le loro ideologie discriminatorie.

Inutile e logorroica quindi l'indignazione generale, se poi la stessa risulta sterile nella scelta dei provvedimenti da applicare per arginare la deriva razziale.


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