Ingannate, schiavizzate, violentate: le lavoratrici domestiche straniere in Qatar
par Riccardo Noury - Amnesty International
giovedì 24 aprile 2014
In un nuovo rapporto pubblicato oggi, Amnesty International accusa le autorità del Qatar di non proteggere le lavoratrici domestiche straniere da gravi forme di sfruttamento, tra cui il lavoro forzato e la violenza fisica e sessuale.
In Qatar sono impiegate almeno 84.000 lavoratrici domestiche straniere, in buona parte provenienti dall’Asia meridionale e sud-orientale, ma anche dall’Europa orientale.
Molte di esse vengono assunte con false promesse circa il salario e le condizioni di lavoro, sono costrette a seguire orari di lavoro massacranti (anche 100 ore alla settimana, senza giorno di riposo) e vengono sottoposte a estrema violenza fisica e sessuale. A volte vengonorivendute (come nell’annuncio che apre questo post).
Soprattutto durante il mese sacro del Ramadan, la loro vita è impossibile.
L’assenza di protezioni nelle leggi del Qatar (non prevedono limiti di orario né il giorno libero né procedure per presentare denunce al ministero del Lavoro),il sistema dello sponsor che impedisce di lasciare l’impiego o il paese senza il permesso del datore di lavoro e il frequente divieto di lasciare l’abitazionefanno sì che molte lavoratrici domestiche straniere si ritrovino isolate, invisibili e alla mercé di datori di lavoro violenti.
Il rapporto di Amnesty International descrive casi di lavoratrici domestiche straniere minacciate di violenza quando hanno provato a dire che intendevano lasciare il lavoro. Quando riescono a fuggire dall’abitazione dove sono segregate, vengono ricercate come fossero delle evase. La loro fine, spesso, è il centro di espulsione della capitale Doha. Circa il 95 per cento delle donne che nel marzo 2013 si trovavano nel centro di espulsione della capitale Doha era costituito da lavoratrici domestiche straniere.
A volte la “fuga” riesce più facile quando le lavoratrici domestiche sono all’estero, al servizio della famiglia in vacanza. I ricercatori di Amnesty International hanno ascoltato testimonianze scioccanti di violenza: donne prese a schiaffi, tirate per i capelli, colpite con le dita negli occhi, prese a calci e spinte per le scale. Tre donne hanno denunciato di essere state stuprate. Non c’è stato un solo caso in cui chi le ha aggredite è stato incriminato e condannato.
Un precedente rapporto di Amnesty International aveva acceso i riflettori sulla situazione dei lavoratori stranieri impiegati nel settore delle costruzioni in vista dei campionati mondiali di calcio del 2022. La discriminazione di genere, la segregazione all’interno delle abitazioni presso cui lavorano e la violenza sessuale rendono la situazione delle lavoratrici domestiche se possibile ancora peggiore.
Negli ultimi anni, il governo ha dichiarato più volte l’intenzione di emanare una legge sul lavoro domestico. Finora, non è successo nulla.
Amnesty International spera che grazie a questo suo rapporto, il Qatar inizi da subito a garantire alle lavoratrici domestiche straniere le protezioni di legge necessarie a tutelare i loro diritti fondamentali.