Indagato De Magistris. E ora? Niente

par dAW
sabato 6 novembre 2010

Lo diciamo da tempo: questo non è un Paese normale. Il mondo dell’informazione ne è, ogni giorno, la più incredibile delle testimonianze. Questa continua farsa dei due pesi e delle due misure ha raggiunto ormai un livello non più tollerabile.

Prendete Luigi De Magistris dell’Italia dei Valori: è notizia di questi giorni del suo rinvio a giudizio per omissioni in atti d’ufficio. Una omissione di indagini su collusione tra magistrati di Lecce e di Potenza, con possibili reati che vanno dall’associazione per delinquere, all’estorsione fino al favoreggiamento di banche che applicavano tassi usurari.

Non è, quindi, una cosa da niente. Chiaramente si tratta di un rinvio a giudizio, e non è una sentenza. Ma proprio l’onorevole De Magistris, lui chiede ogni santo giorno le dimissioni di ogni indagato d’Italia. A lui basta un rinvio a giudizio per emettere una sentenza. Di condanna, ovviamente. Se poi c’è di mezzo Berlusconi allora scattano pure insulti e offese. E lo stesso Antonio Di Pietro, il moralizzatore, il manettaro, dove diavolo è finito? E poi, su quanti giornali della libera stampa che combatte il regime di Berlusconi avete letto questa notizia? Pochissimi. Meglio parlare di uno scandalo sessuale, se ovviamente l’indagato è un altro. Anzi, l’Altro.


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