In scena a Londra il divorzio all’italiana

par Luca Marchesini
venerdì 3 ottobre 2014

In Italia le pratiche per il divorzio sono lunghe e costose; in media per separarsi legalmente ci vogliono 3 anni e un sacco di soldi. Cosa fare per liberarsi più in fretta dell'insopportabile consorte? Si va in Inghilterra.

Il presidente dell'Alta Corte per la Separazione della Famiglia, Sir James Munby, ha dovuto rigettare 180 pratiche di divorzio riguardanti coppie di italiani, che dichiaravano di essere residenti nel Regno.

Come poi si è capito, si trattava in realtà di una truffa effettuata “quasi su scala inustriale”. Tutte le coppie a parte una, infatti, avevano certificato la loro residenza allo stesso indirizzo, una casella postale della ridente località di Maidenhead.

Il meccanismo era semplice. Le coppie si rivolgevano a due intermediari italiani, Federica Russo e Francesca Galatà, che dietro un modesto compenso provvedevano a compilare le richieste di divorzio, precedentemente firmate in bianco dai coniugi, e ad inoltrarle alle corti di giustizia sparse su tutto il territorio di Inghilterra e Galles. Le pratiche, per non destare sospetti, sono state recapitate a 137 sedi giudiziarie e, in alcuni casi, sono state lavorate e approvate.

Il meccanismo si è inceppato a causa di un'impiegata della corte di Burnley, nel Lancashire, in Inghilterra. La donna ha notato che due richieste di divorzio erano arrivate dallo stesso indirizzo postale. Insospettita, ha fatto delle ricerca scoperchiando infine l'intero sistema.

La Gran Bretagna, grazie alle sue leggi sbrigative, è diventata una delle capitali del divorzio rapido. Bastava dichiarare di essere separati da due anni per avviare la pratica. Catherine Jones, a capo del Family law presso il JMW Solicitors, ne sa qualcosa: “ La regolamentazione del divorzio in vigore in Inghilterra e Galles dagli anni '70 è più rapida ed economica che in qualunque altra parte del mondo, ad eccezione forse di Las Vegas e Santo Domingo”.

Anche per evitare che la Gran Bretagna diventasse meta di un grottesco turismo pre-divorzio, la normativa è recentemente stata cambiata e prevede ora un sistema centralizzato che dovrebbe impedire il ripetersi di simili frodi sistematiche. Finché i tribunali italiani riconosceranno i divorzi effettuati presso paesi esteri, il problema potrebbe però ripetersi.

Ma le cose sembrano destinate a cambiare anche qui da noi . Un disegno di legge presentato al Senato e il decreto legge sulla giustizia, già approvato, contengono importanti novità per il divorzio, destinato a diventare più rapido ed economico. Grazie ad una procedura più snella e alla negoziazione assistita, i coniugi potranno rivolgersi ad un avocato per trovare una soluzione consensuale, senza più l'obbligo di presentarsi di fronte a un giudice.

Staremo a vedere. Nel frattempo, se proprio dovete sposarvi e poi divorziare, ricordate che in Nevada, a Las Vegas, sarà facile trovare un Elvis che faccia al caso vostro.


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