In mancanza d’altro, la penna rimane l’unica alternativa

par francesco
giovedì 11 febbraio 2010

Succede nella sezione distaccata di Treviglio del tribunale civile di Bergamo. Nell’ufficio del giudice onorario del tribunale da due mesi il computer è andato in tilt e, per mancanza di soldi, non è ancora stato sostituito. Questo a obbligato il giudice a scrivere le sentenze a mano.
 
Non ci sarebbe nulla di male se non fosse che, in una società sempre più tecnologicizzata, un settore come quello della giustizia debba ridursi a usare mezzi che, di certo, non agevolano il lavoro.
Con tutto il parlare di riduzione dei tempi giudiziari, essere ridotti a usare mezzi "antropologici" non è proprio il massimo.
A quando l’utilizzo dei geroglifici?

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