In Colombia una sentenza senza precedenti
par Guido Banfi
venerdì 17 settembre 2010
Una sentenza del tribunale di Popayan (Cauca - Colombia) riporta un po’ di speranza per la democrazia e la difesa dei diritti civili nel martoriato paese sudamericano, da tempo trasformatosi in un mattatoio a cielo aperto a causa dei paramilitari, dei narcotrafficanti, delle narcoguerriglie e degli organi deviati dello Stato.
Il tribunale di Popayan (Cauca - Colombia) ha condannato in questi giorni sei soldati del battaglione "José Hilario Lòpez" dell'esercito colombiano alla pena di 40 anni di carcere per avere assassinato nel 2008 Edwin Legarda, membro del CRIC, Consejo Regional Indigena del Cauca, e marito della leader indigena Aida Quilque.
L'individuazione dei colpevoli dell'omicidio di Edwin Legarda, avvenuto di notte, su una strada deserta a 50 km. da Popayan, fu possibile grazie al tempestivo e coraggioso intervento delle "Guardie indigene" del Cauca, che, anche se disarmate, circondarono e fermarono i 32 soldati colombiani coinvolti nell'agguato mortale.
Questa sentenza di condanna, ottenuta grazie al grande impegno dei comitati indigeni e del COLECTIVO DE ABOGADOS JOSE ALVEAR RESTREPO, associazione di avvocati di Bogotà che difendono da anni, tra grandi rischi e pericoli personali, i diritti civili in Colombia, segna una svolta importante in un paese dove da anni i "crimini di stato" commessi dalle forze dell'ordine, dall'esercito e dei paramilitari sono rimasti impuniti.
La leader indigena Aida Quilque, organizzatrice di grandi manifestazioni per i diritti degli indigeni, come la marcia su Cali del 2008, spera che questa sentenza sia un primo passo per arrivare all'individuazione dei mandanti dell'assassinio del marito.
Come noto Aida Quilque si scontrò più volte pubblicamente con Alvaro Uribe, l'allora presidente della Colombia, costringendolo nel 2008 ad "andare a Canossa" nel Rescuardo del Cauca di S. Maria, dove venne svergognato davanti a tutti i gli indigeni riuniti e ai media colombiani.
Di recente il giudice spagnolo Baltazar Garzon si è interessato alle violazioni dei diritti civili e dei crimini commessi ai danni degli indigeni del Cauca. Nelle scorse settimane, Garzon, accompagnato da una procuratrice della Corte spagnola, ha incontrato a Popayan Aida Quique e altri leader indigeni.
Aida Quilque è una delle quattro protagoniste del film documentario “WOMEN” che il regista Giancarlo Bocchi ha girato negli ultimi 10 mesi in Afghanistan, Cecenia, Sahara occidentale e Colombia.