Impiegati U.S.A. e getta

par Toti Farruggio
sabato 24 luglio 2010

Ancora oggi, a distanza di di qualche giorno dalla manifestazione di giorno 14 luglio, non ha trovato soluzione la vertenza che riguarda gli impiegati italiani delle basi USA in Italia, i quali attendono con trepidazione le risposte promesse dai nostri e, quindi, anche loro governanti.

Tredici bus pieni di lavoratori provenienti da tutte le basi USA in Italia - Napoli, Sigonella (CT), Aviano, Molin (VI), Camp Darby (LI) - erano giunti a Roma e con al seguito molti altri lavoratori giunti nella capitale con aereo o macchine, in tutto circa 1000, per partecipare alla manifestazione indetta dai sindacati UilTucs e FisascatCisl (purtroppo resta ancora l’assurdo veto ad iscriversi ad altre sigle sindacali).
 
La manifestazione, con sit-in davanti Montecitorio e con la presenza di una piccola delegazione di lavoratori davanti l’ambasciata statunitense, seguiva gli scioperi delle scorse settimane proclamati dalle due sigle sindacali dopo l’annuncio di 91 licenziamenti nelle basi di Sigonella e Napoli e la ferma volontà da parte del comando americano che resta fermo nel procedere con i licenziamenti, rifiutando, peraltro, ogni proposta sindacale.
 
I rappresentanti dei lavoratori contestano sia nel metodo che nel merito gli annunciati licenziamenti e denunciano il mancato rispetto degli accordi internazionali (SOFA) da parte della Marina Americana che continua ad utilizzare personale statunitense dove gli accordi prevedono, invece, l’utilizzo di personale italiano. Inoltre, viene chiesto alle forze armate americane anche l’opzione di ricollocamento interno, il congelamento delle assunzioni, la mobilità ed incentivi all’esodo volontario.
 
Al Governo italiano si chiede, invece, la possibilità di prevedere con la prossima Legge Finanziaria alcuni trasferimenti nella Pubblica Amministrazione, come previsto per legge (L. N°98 del 1971 e successive modifiche).
 
Alla fine della giornata i rappresentanti sindacali e alcuni lavoratori venivano ricevuti da Claudio Gorelli, capo di Gabinetto del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, il quale ha dato la disponibilità da parte del Governo a considerare le richieste dei manifestanti. â¨Serve ancora un incontro con il Ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, ma il dialogo sembra essere avviato.
 
Intanto, mentre i lavoratori protestano davanti Montecitorio, Giuseppe Berretta, parlamentare del Partito Democratico presentava un’interrogazione urgente per chiedere al Governo spiegazioni sui licenziamenti dei civili italiani e la verifica delle violazioni degli accordi internazionali.
 
Da denunciare, in ogni caso, come ancora una volta dei lavoratori italiani siano stati costretti a scioperare, con i relativi disagi economici, per tentare di aver riconosciuti i loro diritti. 

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