Imperia: "Non si affitta a romeni, africani, marocchini e agli italiani con loro sposati". Annunci razzisti ad Imperia

par Sergio Bagnoli
sabato 9 giugno 2012

Vani tutti i tentativi dell'italiano nello spiegare che è in grado di pagare ogni tipo di cauzione essendo un dirigente d'azienda in pensione.

"Non si affitta a romeni, africani, marocchini o bengalesi ma pure agli italiani che hanno deciso di sposarsi con loro e di costruire una famiglia con loro. Alcuni nostri clienti non desiderano averli come inquilini e la padrona della casa che lei intendeva affittare è una di queste": così ad Imperia, nello storico quartiere di ponente e cioè a Porto Maurizio si è sentito rispondere, a trattativa ormai conclusa positivamente, Luigi Pozzi, un dirigente d'azienda milanese in pensione.

La colpa di Luigi Pozzi è solamente una: quella di essersi sposato non più tardi di quattro anni fa con una signora romena, Sonia, molto distinta e riservata. Il signor Pozzi, tempo fa, decise di trasferirsi in Liguria a godersi la meritata pensione in riva al Mar Ligure in una terra che gode di un clima formidabile. Scelse il paese di Cipressa a mezza collina di fronte al Mar Ligure. Qualche mese fa considerò che, forse, sarebbe stato più conveniente per la sua famiglia scendere a stare in città scegliendo alla bisogna proprio il vicino capoluogo dell'estremo Ponente ligure.

Rivoltosi ad una prestigiosa Agenzia immobiliare imperiese concluse con la medesima l'affitto di un bellissimo appartamento sito in un signorile palazzo di Corso Garibaldi, proprio sul promontorio su cui sorge il centro storico di Porto Maurizio. Come detto, a trattativa conclusa e rispondendo con sincerità ad una specifica domanda rivoltagli dall'agente immobiliare, Pozzi ha ammesso di essere sposato con una romena. A questo punto si è sentito gelare il sangue nelle vene quando lo stesso agente gli ha detto: "Beh allora se sua moglie è romena non se ne fa niente". "Raramente sono stato così umiliato in vita mia" ha confessato l'uomo che, ora, pare abbia cercato un altro appartamento in zona recandosi presso un'altra agenzia immobiliare".

Non è la prima volta che nostri clienti si rifiutino di affittare la propia casa ad extra- europei o a romeni che tra gli europei sono di gran lunga i meno graditi. Temono che non paghino e che si portino in casa tutti i loro parenti rimasti in patria" afferma un altro agente immobiliare della provincia dell'Estremo Ponente ligure che, temendo rappresaglie, chiede l'anonimato. Pare però strano che un padrone od una padrona di casa si rifiutino di affittare ad un italiano, per di più pure assai facoltoso, solo perché è coniugato con una romena a meno che la loro mente non sia ottenebrata dalla "Romenofobia" più becera. Che i Romeni comunque, insieme ai magrebini siano tra i meno graditi agli italiani, purtroppo, è un fatto assodato: a Roma pochi sono coloro che sono disposti ad affittare ad esponenti di questa nazionalità neo- comunitaria tanto che molti di loro, pur essendo lavoratori in regola, sono costretti a vivere nelle baracche che sorgono come funghi nella golena del Tevere.

Negli anni sessanta, durante l'altra grande immigrazione, ad Imperia apparvero cartelli con su scritto: "Non si affitta ai meridionali": oggi è la volta degli immigrati extra- europei o romeni, se comunitari. Il razzismo continua ad allignare in riva al Mar Ligure.


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