Il vero crash delle banche è arrivato

par giovanni zibordi
giovedì 24 novembre 2011

Le obbligazioni di Unicredit, Intesa, Banco Popolare, Monte Paschi stanno crollando ora; hanno perso il -35% rispetto ad un anno fa e un -20% dopo che è arrivato Monti al governo.

In questo momento hai il crash vero, che non è quello delle azioni, ma sempre quello delle obbligazioni e specialmente per le banche come insegna l'esperienza del 2009. I BTP sono stati sostenuti da massicci acquisti sul mercato da parte della Banca Centrale Europea (che ha stampato moneta per comprarli dato che non ha depositi o capitale) e questo ha dato la sensazione di una tregua, ma quando il debito delle banche perde un 30% inizia il vero panico.

Nel 2009 dopo il crac di Lehman e tante altre banche estere i bonds delle banche italiane crollarono a questi livelli che ora indicano un rischio di default. Le azioni possono perdere il -90%, ma fino a quando le obbligazioni reggono non c'è un vero problema, quando le obbligazioni crollano come si vede qui allora sì che ti preoccupi 

L'effetto Monti è durato due giorni e anzi se confronti il grafico del titolo azionario con quello dei bonds di Intesa, Unicredit e Banco Popolare il vero crash, che è quello dei bonds, lo hai ora, dopo che è entrato Monti. Il motivo per cui a mio avviso i vertici del Fondo Monetario, Banca Centrale Europea, Unione Monetaria, Germania, Francia, Usa, Federal Reserve dovrebbero intervenire con qualche massiccia monetizzazione del debito è in questi grafici.

Se i governi faranno muro come nel 2009 tra parentesi questa sarebbe un'opportunità di acquisto perché il debito delle banche finora per i governi è stato sacro e lo hanno salvato sempre, in Inghilterra, USA, Francia, Germania, Spagna (con una sola eccezione negli USA per Washington Mutual). Ma è un'ipotesi (e una speranza), per ora quello che vedi è un potenziale crash del sistema bancario.


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