Il tradimento dell’articolo 18
par LucidaMente
giovedì 8 novembre 2012
Le norme introdotte dalla legge n. 92 del 2012 consentono di licenziare gli operai anche senza giusta causa, intaccando i diritti sanciti dallo Statuto dei lavoratori.
La legge n. 300 del 20 maggio del 1970, meglio conosciuta come “Statuto dei lavoratori”, era un accordo preso tra le parti sociali, lo Stato e i datori di lavoro che, tra l’altro, regolamentava e disciplinava in materia di licenziamento. Per arrivare a raggiungere quest’obiettivo i lavoratori, assieme alle forze sindacali, avevano lottato, subito, negoziato, mediato, fatto sacrifici, nel corso di lunghi anni, ma alla fine il risultato era arrivato e ciò che appariva come una richiesta inaccettabile era finalmente diventato un valore condiviso. Con la legge 300 l’articolo 18 era applicabile ad aziende con almeno 15 dipendenti. Il licenziamento era valido se avvenuto per giusta causa o giustificato motivo:senza questi presupposti, il lavoratore poteva fare ricorso.
Il giudice, riconosciuta l’illegittimità dell’atto di licenziamento, ordinava la reintegrazione del ricorrente nel posto di lavoro, il risarcimento degli stipendi non percepiti e il mantenimento delle medesime mansioni che occupava prima del licenziamento. Il dipendente, in alternativa, poteva accettare un’indennità di 15 mensilità dell’ultimo stipendio o un’indennità crescente con l’anzianità di servizio. La legge n. 92 del 2012 ha modificato il testo dell’articolo 18. Il padre di questo capolavoro è il giuslavorista Pietro Ichino. Tre le tipologie di licenziamento previste: discriminatorio, disciplinare ed economico. Nel primo caso, se il giudice lo accerta, esiste il risarcimento integrale, pari a tutte le mensilità perdute e ai contributi non versati. Nel secondo e nel terzo caso l’allontanamento può essere per «giusta causa» e per «giustificato motivo oggettivo».
LucidaMente si è già occupata delle problematiche relative alla modifica dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori con i seguenti articoli: Dario Lodi, Diritti degli operai: si torna al “Padrone delle ferriere”?, in LucidaMente, n. 75, 2012; Giuseppe Licandro, Articolo 18 e libertà di licenziamento, in LucidaMente, n. 77, 2012.
L’immagine: una manifestazione operaia durante l’“Autunno caldo” del 1969 e altre, di questi mesi disperatissimi.
Paolo Maria Coniglio
(LucidaMente, anno VII, n. 83 novembre, 2012)