Il team Facebook si scusa per la rimozione della foto di una coppia gay
par Giulia Usai
giovedì 24 gennaio 2013
Gli amministratori di Facebook sono stati costretti a scusarsi con il fondatore e curatore della pagina "Gay Marriage USA" dopo avergli impedito di postare contenuti per qualche giorno.
Murray Lipp, gestore della pagina che conta più di 295 mila follower, ha ricevuto un messaggio di ammonimento da parte del team del social network che etichettava come "offensiva" una foto da lui postata, motivo che giustificava la sua conseguente eliminazione.
La foto in questione ritrae il vescovo della chiesa pentecostale Erik D Swope-Wise e suo marito nel giorno del matrimonio. Prima che la pagina venisse temporaneamente censurata, l'immagine è stata tempestata di commenti omofobi, uno di questi "Sono disgustato dal loro stile di vita. È ignobile e completamente depravato". Altri utenti hanno inserito passi tratti dalla Bibbia nei quali si condanna il sesso fra omosessuali.
Lipp dichiara di essere stato già redarguito altre volte da Facebook in merito ai materiali postati sulla pagina, "per violazione delle loro politiche e standard". Intervistato dal Guardian, accusa: "Non una sola volta Facebook mi ha contattato per darmi l'opportunità di replicare, semplicemente di volta in volta mi blocca, e ogni volta il blocco viene attivato per un tempo più lungo".
Dopo che anche il Guardian ha denunciato la vicenda, Lipp ha ricevuto una nuova mail da parte di Facebook, nella quale il team porgeva le proprie scuse, giustificando l'errore come dovuto a una mancata verifica del contenuto del post segnalato, di fronte alle milioni di segnalazioni quotidiane di materiale inappropriato.
Ma il vero problema, rispetto all'amministrazione Facebook, che si limita ad annullare meccanicamente pagine e post che superano un certo tetto di segnalazioni, senza constatarne gli effettivi contenuti, resta il forte grado di omofobia generale che un social network raccoglie in quanto tribuna sociale.