Il taser, repressione pericolosa

par La bottega del Barbieri
venerdì 25 marzo 2022

Le nostre città saranno davvero più sicure?

di Luisa Mondo (*)

Scrivo a di proposito di un tema delicato, di salute pubblica: come sapete, in 18 città italiane dal 14 marzo 2022 è in dotazione delle forze dell’ordine il taser, dispositivo di soppressione “non letale”.

in realtà, cosa a noi ben nota, gran parte degli studi sono stati finanziati dall’azienda AXON produttrice dell’arma.

Una prima revisione degli articoli scientifici in merito a studi condotti in Paesi che utilizzano da anni questa tipologia di armi, ha fatto emergere alcune criticità sull’alto rischio d’uso improprio che anche un utente esperto può fare di questi dispositivi e, inoltre, ha sottolineato come la letteratura scientifica non abbia mai davvero analizzato in maniera organica quelle che possono essere le ripercussioni a breve e lungo termine sulla salute degli individui che vengono sottoposti all’uso di tali armi.

Alcune inchieste giornalistiche come quella di Reuters del 2018, correla 1.081 morti all’utilizzo di CEWs (Conducted Energy Weapons), di cui 163 accertate tramite autopsia negli Stati Uniti. Anche Amnesty International, lavorando sul caso, ha redatto un documento nel 2008 in cui evidenzia come la “non letalità dell’arma” sia chiaramente discutibile e di come questi dispositivi possano rivelarsi degli “strumenti di tortura” legalizzati a tutti gli effetti.

Alcuni colleghi della Sapienza stanno scrivendo agli ordini dei medici (intanto Roma e Torino) per sottoporre all’ attenzione un documento chiave per comprendere le criticità dell’impiego delle CEWs, la revisione sistematica condotta, tra gli altri centri, dall’università olandese di Groningen e pubblicata su JAMA Network Open nel 2021 dal titolo: Human Health Risks of Conducted Electrical Weapon Exposure: A Systematic Review” (Autori: Baliatsas, Christos; Gerbecks, Jenny; Dückers, Michel L A; Yzermans, C Joris).

Da questo lavoro di revisione si evince che gli studi finora prodotti e che dovrebbero giustificare l’impiego del Taser sul campo presentano le seguenti limitazioni e criticità:

Sulla base di queste evidenze, è lecito supporre che l’impiego delle Armi a Conduzione Elettrica debba essere seriamente valutato da un punto di vista medico-scientifico, rielaborando le linee guida assolutamente inadeguate sull’uso di tali strumenti e conducendo studi più dettagliati sugli effetti a breve e lungo termine sulla salute dei soggetti sottoposti a repressione mediante tali armi.

Inoltre, l’altissimo rischio d’uso improprio operatore-dipendente che accompagna questi dispositivi, meriterebbe una formazione anche di tipo medico per gli agenti che verranno dotati di tali armi.

(*) Link all’articolo originale: https://serenoregis.org/2022/03/17/il-taser-repressione-molto-pericolosa/


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