Il salto del Grillo

par Nuovo autore
lunedì 6 settembre 2010

PD ma chi inviti? Così recitava un lenzuolo scritto dai grillini torinesi durante la contestazione fatta a Schifani in occasione dellâattuale congresso nazionale dei democratici di sinistra. Una quarantina di persone in tutto, appartenenti al cosiddetto Movimento 5 stelle ed al Popolo Viola ha infatti cercato di bloccare il dibattito dal titolo âLe istituzioni alla provaâ tra Fassino ed il Presidente del Senato. âQuesto è solo lâinizioâ ha sottolineato successivamente il comico genovese Grillo, reputando lâintervento dei suoi adepti un âdemocratico dissensoâ.

Si possono fare alcune considerazioni. Innanzitutto Grillo ha ribadito di essere un sobillatore di ragazzi altrettanto sprovveduti. Mentre questi ragazzotti erano lì a fare una memorabile figuraccia, lui se ne è stato dietro le quinte ad organizzare il tutto; dato che è il fondatore del Movimento, avrebbe dovuto essere lui la prima persona a dare l’esempio in un’eventuale contestazione, ma sembra che il concetto di leadership non gli appartenga, anzi deplora ed insulta la figura del leader, mentre esalta invece, a quanto sembra, quella del vigliacco.
 
Va poi detto che questa buffonata sottolinea il suo cuore caldo per la sinistra; in fondo, boutade o no, voleva far parte del PD avendo voluto, provocatoriamente, candidarsi come segretario. Mai avrebbe fatto organizzare questa sceneggiata al congresso del PDL o della Lega.
 
Il movimento di Grillo si distingue infatti per un odio viscerale e personale per Berlusconi, mentre in fondo, essendo il comico un comunista, vuol far la parte del contestatore “interno” pur rimanendo alla finestra. Ora ha indetto per la fine di settembre un’ammucchiata, intitolandola “Woodstock musica e futuro” per contare quanti sono, alla fine, i suoi prediletti, la carne da cannone. Comodo. Inoltre ha deciso di mandare allo sbaraglio i suoi scughizzi, proponendo il suo pseudo partito per le prossime elezioni e rimangiandosi la promessa che mai avrebbe effettuato questo passo. Pecunia non olet evidentemente anche se ha dimostrato di non aver preso un euro di finanziamento in occasione dell’ultima tornata elettorale.
 
In fondo a Grillo di soldi la Casaleggio gliene procura più che a sufficienza e tra gadget, DVD, libri e quant’altro penso che questo Movimento gli renda bene alla faccia del capitalismo che lui stesso tanto deplora e condanna. Forse, ma mi auguro di no, il suo partito prenderà probabilmente il posto vacante dell’ex PRC, la stoffa ce l’ha e gli ingredienti, un mix tra verde ecologista, viola, pugno alzato e bivacco per raccogliere giorno e notte firme ai lati della strada sono già collaudati. Che la politica di oggi sia la più marcia che si sia mai potuta vedere, penso che nessuno lo possa mettere in dubbio, che la sinistra italiana faccia in fondo il gioco del PDL, è indubbio, che Fini abbia dimostrato di essere un dalemiano era già palese da tempo, tuttavia pensare che il nuovo che avanza sia rappresentato da gente dei centri sociali dell’estrema sinistra figli di uno sbando ideologico ormai putrefatto penso porti ancora maggiormente al peggio per questo sbalestrato Paese.

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