Il "sacrificio" di Napolitano e "la marcia su Roma" di Grillo

par Fabrizio Vinci
lunedì 22 aprile 2013

Oggi alle ore 17, il neo-rieletto presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, giurerà sulla Costituzione davanti al Parlamento riunito in seduta comune. Ci si attende quindi che entro un paio di giorni sia concesso mandato esplorativo a Giuliano Amato o ad Enrico Letta; quest'ultimo parte favorito nel toto-nomina, anche se ha già incassato un "No" pesante dalla presidente dimissionaria del Pd, Rosy Bindi.

Giorgio Napolitano, ottantotto anni a giugno, è stato riconfermato quale presidente delle Repubblica. Il suo mandato terminerà tra sette anni, quindi alla veneranda età di quasi novantacinque anni; si tratta di un sacrificio estremo, richiesto dai partiti per salvare il sistema-Italia. Napolitano rappresentava l'ultima carta per i partiti, l'unica scelta in grado di ricompattare il Pd, allargando il consenso a Scelta Civica, Lega e Pdl.

Nei prossimi giorni, l'inquilino del Colle proverà a formare un nuovo governo, e scatta già il toto-nomina alla presidenza del Consiglio: Giuliano Amato ed Enrico Letta sarebbero favoriti. Il più digeribile dei due è senza dubbio Letta (anche se non si tratta di un nome nuovo ed è nipote dell'angelo custode di Berlusconi, ovvero Gianni Letta), giacché Amato ha già dato ed il popolo italiano collega il suo nome ad un altro periodo di austerità.
 
Incomprensibile Beppe Grillo, il quale in passato aveva anch'egli ventilato l'ipotesi di una "prorogatio" per Giorgio Napolitano, reagisce invece in maniera scomposta davanti alla rielezione di Re Giorgio. Grillo aveva, infatti, invocato una sorta di "marcia su Roma" per protestare contro "il colpo di Stato in Parlamento", salvo poi disdire tutto; forse per questione di tempo, forse perché smentito sia dal suo candidato al Colle (Stefano Rodotà) che dai suoi stessi luogotenenti in Parlamento.
 
Il comico genovese ha successivamente precisato di non aver potuto tenere un comizio per questioni di ordine pubblico; viste le segnalazioni di pericolo della Digos in tal senso.

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