Il ritorno della natura e del tempo nelle nostre vite

par Yvan Rettore
venerdì 20 marzo 2020

In questi giorni, la natura ha avuto l'occasione di riprendersi un certo spazio grazie alla presenza più limitata dell'uomo su questo pianeta.


Il cielo è sempre più blu - come diceva il ritornello di un celebre brano - e in tante zone si riesce finalmente a vedere il sole, la luna e le stelle in tutta la loro magnificenza. Specie nelle città in cui una cappa di smog era solita impedire la visione di quella straordinaria immensità che è il cielo.
Anche l'aurora, l'alba, il tramonto e la rugiada acquisiscono ogni giorno più colore e l'orizzonte ci riappare in una nuova veste più elegante e piacevole all'occhio.

Animali come cigni, delfini, anatre e altri si riaffacciano lungo i corsi d'acqua fino ad addentrarsi perfino nei centri abitati. E ruscelli, canali, fiumi ritrovano la loro limpidezza dopo anni e anni in cui non vi si vedevano più manco i pesci. Con l'arrivo imminente della primavera le nostre narici riscoprono piano piano l'ebrezza delle tantissime fragranze che essa offre e che per troppo tempo non sentivamo più perché i gas di scarico opprimevano qualsiasi altro tipo di odore.

Anche i rumori nel silenzio dei motori ritornano ad affacciarsi e a riaffinare il nostro udito.
Torniamo a cantare, a suonare, a riscoprire le voci di chi ci sta accanto magari in modo più originali e mai provati prima. E la musica anziché essere un prodotto commerciale da visionare sullo smartphone diventa elemento di aggregazione e di gioia.

Alcuni dicono che il tempo si è fermato mentre io penso che invece sia tornato a presentarsi in funzione dei ritmi della natura di cui comunque facciamo parte. Un tempo da assaporare maggiormente, con la lentezza, le cadenze naturali del giorno e la scoperta del nostro essere in una dimensione profondamente diversa da quella dell'uomo-consumatore.

Questa è l'occasione in cui possiamo goderci il tempo come elemento fondamentale della nostra vita e non come uno spazio da riempire sempre e comunque con una qualsiasi attività.


Scopriamo l'ozio, il dialogo con noi stessi e con chi ci sta accanto e facciamo le cose con calma, senza fretta, tanto non ci corre dietro nessuno.

Questo è vivere davvero e gran parte di noi si trova a disagio perché non ha mai conosciuto questa grande esperienza che è la vita in funzione di ciò che siamo e non di ciò che abbiamo o che potremo avere. Non so quanto ci insegnerà questa pandemia attualmente in corso. Forse la maggior parte di noi, una volta superata questa esperienza tornerà a correre anche più di prima.
Ma forse diversi di noi cominceranno invece a camminare lentamente, a fermarsi di tanto e a prendersi gli spazi che questa vita offre ogni giorno.
Per riprendere in mano la nostra vita e il nostro tempo,
Né più, né meno!

 

Yvan Rettore

Foto di JuergenPM da Pixabay 


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