Il razzismo è compatibile con la cittadinanza italiana?

par Camillo Pignata
mercoledì 22 luglio 2015

“Gabrielli porco di un comunista al servizio del PD, attento che ti abbiamo segnato sul nostro elenco arriveremo all’olio di ricino, te ne darei tanto”. Così Il vicepresidente leghista del Consiglio regionale delle Marche ha offeso e minacciato il prefetto di Roma, Gabrielli. Il motivo di tanto odio? Il prefetto ha fatto il suo dovere, ha fermato un gruppo di residenti ed attivisti di Casapound che cercavano di impedire a 19 immigrati di raggiungere la residenza dove erano stati destinati.

Sembra impossibile, ma tutto questo avviene in Italia, in una repubblica nata dalla resistenza e fondata sull’antifascismo e sull’antirazzismo. 

E tutto questo è normale? E’ normale godere dello status di cittadini italiani e poi offendere gli immigrati e chi difende i loro diritti umani e civili, dimenticando i valori che sono alla radice di tale status?

E’ compatibile il razzismo con la cittadinanza italiana?

Se immigrati razzisti chiedessero la cittadinanza, glie la concederemmo?

Certamente no!

E allora perchè razzistie fascisti italiani possono conservarla?


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