Il progetto energetico di Cocullo

par Paolo Praolini
sabato 30 maggio 2009

In un paese scosso da terremoti e dalle gesta di rampanti veline mitofaghe, i nostri governanti hanno abbondante materiale per riempire le loro giornate, tralasciando quelle che sono le reali priorità del paese.

 

In questo momento, più di sempre e di ogni altro momento storico, il tema dell’Energia sembra un fantasma solitario in un castello incantato.

Nella politica nazionale nell’ambito energetico, mancano oggi concretezza e progettualità che possano portare risultati e vantaggi immediati, allentare la morsa della crisi, riaccendere lo sviluppo e la crescita industriale.

Si prensenta così l’Italia con fabbisogni energetici alle stelle in un paese monco delle fonti di approvigionamento energetico.

I governi si alternano, vengono pubblicizzati ambiziosi progetti come il nucleare, ma in sostanza nell’immediato al nostro paese rimane in mano un pugno di mosche con i problemi di sempre, di fronte a sempre crescenti fabbisogni oggi forniti a costi non competitivi nel mercato europeo.

Allora chi vuol rimboccarsi le maniche e non vuol rimanere indietro lo deve fare impegnando proprie risorse, ingegnarsi a livello locale tra regioni, provincie o comuni, con tutti gli oneri di tipo tecnico ed economico derivanti dall’avventurarsi in progetti nell’ambito energetico.

Come il comune di Offida di cui riportai in un articolo di qualche mese fà, vorrei raccontarvi del progetto realizzato da un piccolo comune di 300 abitanti dell’Aquilano.

Vi parlo di Cocullo comune della provincia de L’Aquila adagiato tra la Marsica e la valle Peligna a 900 mt. di altitudine.

Dall’idea di alcuni avveduti e proattivi cittadini, profondi conoscitori di tutti gli aspetti della vita in un comune montano, è nato il progetto di sfruttamento di un fenomeno atmosferico di grosso rilievo in questa zona: il vento.

Il comune di Cocullo da una parte ed il gruppo spagnolo Gamesa dall’altro, hanno dato vita ad un grandioso progetto,”il parco eolico di Cocullo”.

Sul crinale delle montagne di Cocullo all’altitudine di 1400mt sono state posti 37 Aereogeneratori per la produzione di energia elettrica alimentati dal vento che in quest’area soffia prevalentemente da Sud-Ovest.

Questi aereogeneratori sono costituiti da piloni di 55mt d’altezza, in cima ad essi un generatore eolico con un rotore a 3 pale di 58 mt di diametro che vengono attivati dal vento non appena raggiunge la velocità di 3 mt/sec.

Mantenendo un aspetto di ottima integrazione con l’ambiente naturale circostante, questa installazione permette la produzione complessiva di circa 32 Megawatt a pieno regime.

Lo studio del progetto ha posto molta attenzione alla realizzazione dell’impianto nel rispetto e nell’integrazione con l’ambiente, curando l’interramento delle linee elettriche di media tensione (evitando la prolificazione di tralicci), il posizionamento dei piloni a distanze idonee ad evitare assembramento, mantenere un aspetto estetico congruente e minimizzare l’impatto con la fauna migratoria di passaggio in queste zone.

Non secondario nello sviluppo del progetto finanziato da Gamesa, è risultato fondamentale e vincente l’aspetto di coinvolgimento della popolazione locale nelle varie fasi del progetto.

I vantaggi diretti per il piccolo comune sono relativi ad un accordo stipulato con Gamesa, che corrisponde a Cocullo un introito annuo che si aggira tra 250 ed i 280 mila euro/annui.

Essendo gli abitanti circa 300 fate voi il conto dell’impatto economico per abitante.

La produzione di questo impianto riesce a soddisfare il fabbisogno energetico annuo di circa 10.000 famiglie, dall’altra parte il bilancio energetico generato permette di risparmiare 260.000 barili si petrolio l’anno.

Insomma un progetto all’avanguardia orientato allo sfruttamento ed allo svluppo delle nuove fonti energetiche, con prospettive di ampliamento dell’impianto nelle aree limitrofe.

Ancora una volta la laboriosa politica locale, la volontà e l’estro della popolazione abruzzese hanno dato dimostrazione di lungimiranza superando l’appesantita macchina dello Stato che non riesce a partorire un Programma energetico nazionale che in breve tempo possa portare risultati tangibili per l’intero paese e ristabilire quegli equilibri indispensabili allo sviluppo di una nazione.


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