Il principe D’Alema

par Strangelove
sabato 7 agosto 2010

D’Alema giovedì dichiarava in primo luogo che Berlusconi è finito e che se ne deve andare; in secondo luogo che Vendola è inadatto a rappresentare il centro sinistra e a governare.

Voglio essere franco. Io sono grato a D’Alema, del suo esistere e del suo operato nel centro sinistra. Il tangentaro con i baffi merita di essere apprezzato da un elettore di centro destra allergico agli ex comunisti. Se non fosse per l’infaticabile operato di Massimo la sinistra in Italia sarebbe più difficile da battere. Però certe volte anche D’Alema mi lascia interdetto.

Ultimamente il segaligno scafato politicante non fa che ripetere frasi che sulla sua bocca fanno morire dalle risate. Qualche giorno fa l’onest’uomo si è fatto paladino della legalità contro la presunta corruttela berlusconiana. Ma dai, caro Massimo, ma almeno incarica un tuo portaborse non troppo indagato a dire queste cose! Suvvia. Ma tu? E’ solo passato un anno da quando hai elevato a senatore il tuo uomo pugliese per sottrarlo alle indagini e vieni oggi a riempirti la bocca di etica e moralità? E poi: "Berlusconi è decotto". Se Berlusconi è decotto tu cosa sei? Carbonizzato? E ancora: "Vendola inadatto a rappresentare il PD". Effettivamente qui mi trovo d’accordo. Penso che l’essenza del PD sarebbe meglio rappresentata da un uomo di sani e onesti principi come D’Alema.

Ma se io fossi Massimo non lo direi certo ai quattro venti, per varie questioni di opportunità, decenza e senso del ridicolo. E se non altro per mantenere il voto di quegli innocenti elettori sognanti una sinistra utopica che ad ogni tornata elettorale fate fessi sia che andiate al governo, che no. Insomma caro D’Alema mi lasci perplesso con queste tue esternazioni. Mi sembra che tu sia quasi un imbecille qualunque come quelli che tu giustamente tanto disprezzi e che ogni tanto ti capita di incontrare e non sopportare. L’unica possibile spiegazione a questa tua mancanza di avvedutezza forse è quella malattia chiamata arroganza. Una malattia che rende ciechi e fa apparire stupidi e ottusi. D’Alema arrogante? Ma dai?


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