Il motivo per cui è giusto il sostegno della Santa Sede al Governo di Mario Monti

par Mario Salvo Pennisi
sabato 19 novembre 2011

Nella vita, in qualunque circostanza, siamo in possesso di una prerogativa che costituisce il punto cruciale della democrazia, ovvero del saper essere democratici, in tutto e per tutto, cioè liberi di pensare e agire come meglio riteniamo di credere: questa prerogativa è la possibilità infinita (tranne che sui motivi di salute, dove in quel caso ci comanda il Padre Eterno, oppure il destino, a seconda delle credenze di ognuno di noi) di “operare delle scelte”, cioè, in poche parole, di poter scegliere (nel bene e nel male) in ogni campo della nostra esistenza terrena, in ogni aspetto della nostra vita, a volte compiendo scelte giuste, altre volte, invece, operando scelte sbagliate...

Prendendo come esempio di questa particolare specificità la credenza religiosa, ognuno di noi è libero di scegliere di credere in Gesù Cristo, così come si può credere nel buddismo, nell’islamismo, così come si può essere ortodossi, oppure si può credere in altre religioni, o ancora si può essere addirittura atei o agnostici. Già, poiché anche gli atei, che non credono a nulla di divino, sono comunque ugualmente credenti, in quanto credono appunto che il divino non esista e, quindi, se il divino non esistesse davvero come loro ritengono di credere, questo vuol dire che hanno, in ogni caso, creduto a qualcosa, poiché la ragione in quel contesto tornerebbe dalla loro parte, qualora non esistesse nulla di “divino e di celestiale”.

Il fatto è che su questo mancano le prove per dimostrarlo, sia in positivo che in negativo, ma comunque si tratta di un’altra storia da non raccontare adesso perché ci perderemmo in un labirinto senza uscita… Restiamo invece sul nostro tema, che, come avrete capito, è la fede: quanto è importante la fede – di qualunque fede si tratti, naturalmente – nella nostra società, nel nostro “vivere civilmente” ? E’ importantissima la fede, assai importante in tutte le sfaccettature della nostra vita. Già, proprio perché – e qui si deve fare un’estrema attenzione! – l’ateo, o non credente, come vogliamo chiamarlo, tanto per fare un esempio pratico, non deve essere percepito come un “infedele” soltanto perché non crede nel divino, poiché se questo accadesse, si commetterebbe un gravissimo errore di giudizio, imperdonabile. A volte si pensa male degli atei, immaginandoli come una sorta di “orchi cattivi contro le religioni”, come dei terribili “mangiapreti”, quando invece, sappiamo benissimo che non è così nella realtà, poiché esistono atei che sono delle degne persone dotate di una straordinaria intelligenza e che, dal punto di vista morale, sono in possesso di tutte le più alte qualità umane e sociali, da fare invidia al cattolico più estremo.

Al contrario, invece, sappiamo che esistono pure cattolici che hanno compiuto (e fatto compiere) i più grandi delitti della storia dell’umanità (si vada a vedere, ad esempio, alcuni tra i capi delle più grandi organizzazioni criminali italiane che si sono sempre professati “uomini di fede” e “accaniti lettori della Bibbia”, come se la lettura della Bibbia potesse cancellare la paternità dei loro omicidi…), eppure, queste persone, pur avendo compiuto e fatto compiere delitti atroci, vogliono “passare alla storia” come uomini in cui la fede è percepita allo stesso livello di persone talmente cattoliche da essere state perfino “miracolate” su terribili malattie che le avevano colpite fisicamente.

Ora, ho fatto tutto questo ragionamento per cogliere alcuni aspetti inediti – dei quali si è parlato poco sui mass media tradizionali, perché si è dato più spazio alle emergenze di carattere economico e finanziario – sull’insediamento del nuovo governo nazionale presieduto dall’illustre Professore Mario Monti, “benedetto” dalla Santa Sede, dalla Conferenza Episcopale Italiana, dalle gerarchie vaticane, dal Segretario di Stato Vaticano Cardinale Tarcisio Bertone, dal Cardinale Angelo Bagnasco, dal mondo cattolico in generale e anche dalla stampa cattolica, tutti molto soddisfatti del profilo “improntato alla fede” dei Ministri che fanno parte del Governo presieduto dal Senatore a vita. Adesso, tralasciando gli aspetti di cui si è parlato molto, dappertutto, dai giornali alla televisione, ma anche sul web, sull’emergenza finanziaria che “deve saper risolvere” il nuovo esecutivo, vorrei, invece, venire al culmine, al nodo centrale del mio ragionamento, che rappresenta una chiave inedita e specifica: quanto è importante “l’appoggio positivo” del mondo cattolico al Governo del Prof. Mario Monti ? Secondo me è fondamentale dal punto di vista morale e dell’etica pubblica, ma pure dal punto di vista sociale, il sostegno della Santa Sede e del mondo cattolico al Governo Monti.

Infatti, non possiamo dimenticare che proveniamo da 17 anni di Governi targati (il più delle volte) dal nome di Silvio Berlusconi, che, a causa di spiacevoli avvenimenti che hanno profondamente colpito e devastato il profilo morale della politica, il profilo personale – anche se su “fatti relativamente privati” – dell’ex Premier, l’etica pubblica nella sua espressione più generale, la società italiana negativamente segnata nel “pudore più profondo”, nelle questioni più intime, più riservate, hanno prodotto appunto soltanto risultati negativi. Naturalmente, dietro tutti questi fatti non edificanti venutisi a verificare, è praticamente evidente che, credenti o atei che si voglia essere, l’apporto delle gerarchie cattoliche al Governo Monti sarà di necessaria importanza. Per ristabilire, soprattutto, una certa “serietà dei costumi” che, da circa un ventennio, aveva abbandonato l’Italia e gli italiani nelle questioni relative all’immagine pubblica. Un’immagine pubblica “deteriorata” è quanto di più indegno si possa verificare. Speriamo in una risalita sociale per il nostro Paese, grazie anche al sostegno dei cattolici al Governo Monti.

(NELLA FOTO LA SANTA SEDE)


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