Il mio bisogno di Manifesto

par alberto fortuzzi
lunedì 23 febbraio 2009

La vittoria del PDL nelle ultime elezioni mi causò una crisi emotiva durata parecchi mesi. Per giorni rinunciai ad aggiornarmi su web, a discutere con amici e conoscenti; semplicemente gli avvenimenti della nostra politica erano diventati troppo dolorosi.

Aggiungo di essere una di quelle persone che ha rinunciato felicemente allaTV ormai da 3 anni. Tutto ebbe inizio durante un TG dell’ineguaglibile Mimum, nell’ennesimo panino, ragazzi che manifestavano venivano definiti "disobbedienti dell’area antagonista"...

Le immagini che giravano durante lo sproloquio mostravano chiaramente una mesta manifestazione di ragazzi di area cattolica... Mi si è palesato in un attimo il marciume del media televisivo, una sorta di illuminazione, con tanto di risate istericamente incontrollabili (è una delle caratteristiche delle vere illuminazioni buddiste). Le risate non erano dovute alla "professionalità" della redazione del tg1 ma dal realizzare la potenza della persuasione mediatica, per un attimo infatti, avevo giudicato anche io quei ragazzi "disobbedienti". Adesso capisco che la mia era una vera e propria reazione isterica.

Per mesi rimasi isolato dalle vicissitudini politiche, poi piano piano ricominciai ad informarmi, sempre però con qualche riserva.

Avevo costantemente il dubbio di essere manipolato, strumentalizzato dai media.
In questo mio dramma personale si era anche consumata una piccola tragedia, avevo infatti smesso di comprare 5 giorni alla settimana IL MANIFESTO...l’amore della mia adolescenza, il giornale dei più bei momenti della mia vita (e dei più brutti), il compagno di manifestazioni, di avventure ,di vacanze , IL MIO MANIFESTO.
Non riesco a razionalizzare, a spiegare correttamente, penso anche che non vada fatto quando si parla di un grande amore.

Ora la crisi è passata, leggo giornalmente molti siti d’informazione, d’informazione partecipativa, scrivo su blog, ho ripreso il confronto con gli altri.



Ma mancava qualcosa e ora capisco cosa, mi mancava un pugno di coerenti, spocchiosi, schierati GIORNALISTI.
Mi manca IL MANIFESTO...

Mi manca e da domani torno a comprarlo, con la foga di un amante che deve ricuperare il troppo tempo perduto.

Molte persone leggendo il mio post probabilmente rideranno... vi compatisco perchè mai avete amato...

Già perchè ci si deve innamorare delle cose belle della vita, e IL MANIFESTO, con i suoi giornalisti che si tagliano lo stipendio pur di andare in stampa, con il suo modo schierato ma onesto e coerente di spiegare il mondo, è una cosa bella ...

Con i suoi titoli da scuola di giornalismo, con il coraggio di non sottrarsi mai ad una polemica innescata ad arte dalla stampa mainstream, anche quando chiaramente ciò non avrebbe portato benefici, è ormai una mosca bianca del panorama dell’informazione italiana.



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