Il ministro Gelmini rimprovera i dirigenti scolastici

par Francesco Sorce
venerdì 29 maggio 2009

In un’intervista del 24 Luglio 2008, dai microfoni di "Radio anch’io" il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini aveva anticipato l’attuale situazione dei tagli: "la situazione della scuola italiana è molto grave, vicina al collasso: il 97% della spesa è in stipendi; la qualità della scuola non dipende da quanto, ma da come si spende". Saranno quindi tagliati "87.000 posti in 3 anni, il 7% della spesa: non possiamo più rimandare, non ha senso difendere lo status quo".

In una lettera che l’Associazione delle Scuola Autonome (Asal) ha inviato a più di 200mila genitori, denuncia la situazione disastrosa delle scuole del Lazio, ma questa situazione accomuna ormai tutte le scuole d’Italia; anche il direttore generale della Sardegna, riceve continue segnalazioni da parte dei dirigenti scolastici in grave difficoltà economiche, per poter gestire in termini finanziari le scuole e non può far altro che ammettere la situazione tragica.

Nella lettera inviata al Capo Dipartimento per l’Istruzione afferma: “Questo Ufficio continua a ricevere, direttamente o per conoscenza, segnalazioni da parte di istituzioni scolastiche di tutta la regione che evidenziano la grave situazione in cui si trovano ad operare a causa della mancanza di fondi per il pagamento delle supplenze temporanee e l’impossibilità, per alcune di esse, di procedere con anticipazioni di cassa”

Ammette appunto una grave situazione di disagio, per l’impossibilità di poter pagare i supplenti, nella lettera continua a mettere in evidenza le difficoltà economiche in cui versano le scuole sarde: “Si richiama, ancora una volta, l’attenzione del Ministero, a cui la presente nota è anche diretta, sulla gravità della situazione che vede le scuole sprovviste delle risorse finanziarie necessarie al pagamento della retribuzione al personale precario.

Il ministro rimprovera i dirigenti scolastici : “Chi non sa dirigere cambi mestiere, a un dirigente scolastico - ha affermato il ministro - è richiesto di dirigere una scuola e io credo che debba assumersi oneri e onori. Deve finire l’abitudine a fare politica, a fare comunicazione, a scaricare sul ministero le responsabilità. Chi non sa dirigere, cambi mestiere. Chi lo sa fare vada avanti e risolva i problemi. Molte volte apprendiamo dai giornali i problemi che non ci vengono neppure segnalati. Io sono - ha concluso - per la collaborazione ma anche per la corresponsabilità" .

Il commento dell’On. Maria Coscia responsabile del settore scuola e enti locali del PD non si fa attendere: “è completamente fuori di senno e propone fantasiosi codici di condotta civica per cui ai presidi, differentemente dagli altri cittadini, sarebbero preclusi i diritti costituzionali di ’impicciarsi della cosa pubblica’". "Su una cosa però - ha proseguito la parlamentare - la Gelmini ha ragione: chi non sa dirigere dovrebbe andare a casa. E allora, visto il disastro in cui il ministro ha gettato la scuola pubblica italiana, non sarebbe il caso che proprio lei cominciasse ad andarsene?"

Maria Coscia ha presentato un’interrogazione a risposta in commissione sulle gravi difficoltà finanziarie che stanno colpendo molti istituti scolastici della regione Lazio.


Leggi l'articolo completo e i commenti