Il kamut: la grande bufala

par worldwinepassion
martedì 12 novembre 2013

Avrei voluto vedere le facce di coloro che, come me ora, leggono la notizia o quelle di coloro che la leggeranno. Abbiamo speso tanti soldi in più coscientemente nella convinzione che stessimo acquistando un prodotto con particolari valori nutrizionali e ancora peggio originati con un cereale che sembrasse avere del miracoloso. Il potere del marketing!

Parliamo di Kamut, nome scientifico Khoransan o Grano Grosso o Frumento Orientale ,un cereale che fa parte della famiglia dei Triticum Turgidum - la stessa del grano duro per intenderci.

Si fa presto a chiamarlo grano... in realtà è una delle migliori pensate di marketing del secolo.

Innanzitutto è un marchio registrato della società americana Kamut International della famiglia Quinn nel Montana che detiene il monopolio della coltivazione, commercializzazione e lavorazione.Tutti gli alimenti a base di kamut sono prodotti da società che importano e trasformano dietro autorizzazione dei Quinn.

Alla base della trovata commerciale c'è la storiella anche tanto affascinante della sua origine. Leggenda vuole che derivi dalle tombe dei faraoni... bhè una trovata che fa presa su tutti coloro che sono ignari del fatto che la zona geografica di origine è quella compresa tra le l'Anatolia e l'Altopiano iranico per cui non molto lontano dall'Egitto.

Arriva in America nel lontano secondo dopoguerra grazie ad un aviatore che ne portò in patria una manciata regalatagli da un suo collega comperati in Egitto da qualcuno che gli aveva detto di averli trovati nella tomba di un faraone.

Inizialmente la fama di questo cereale non era così illustre fino a quando arriva sulla scena la famiglia Quinn. Oggi è coltivato in America e in Canada... ma anche su tutte le sponde del mediterraneo, Italia compresa, in particolare in Abruzzo, Basilicata e Campania.

Il Kamut è un frumento rustico, con ampia adattabilità ambientale eccellente per la produzione di pasta. Come ogni frumento che non è stato sottoposto a miglioramento genetico risulta essere più digeribile per coloro che soffrono di lievi allergie e intolleranze ma non riconducibili alla celiachia che ricordiamo essere un disturbo legato alla metabolizzazione del glutine. Si coltiva soprattutto bio ed è un prodotto salutare come tantissimi altri... ma non ha proprietà che lo rendono così esageratamente eccelso come pubblicità vuole.

Comprare Kamut? In linea di massimo no. Perché? Non ha valori nutrizionali diversi da qualunque cereale duro o tenero che sia come vogliono farci credere.

Inoltre è un monopolio commerciale che cerca di spacciarlo come una varietà di grano ma no lo è; ha un costo eccessivo superiore fino all'80% rispetto ai prodotti ottenuti con grani duri e teneri biologici e questo per il regime di monopolio e i costi di trasporto per la materia prima; ha dei costi in termini ecologici non indifferenti considerato che si produce dall'altra parte del mondo arrivando a noi attraverso una filiera di migliaia di chilometri in barba alla filosofia del KM 0.

Non lasciamoci trasportare da esotiche sinestesie salutiste, soprattutto noi italiani dobbiamo ricordaci che la nostra sana, buona e autentica dieta mediterranea è un patrimonio dell'umanità. 

 

di Pia Martino

 

Foto: Wikimedia


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