Il grande bluff di Lampedusa

par Mazzetta
sabato 2 aprile 2011

Fin dall'inizio di gennaio l'Italia sapeva che sarebbero arrivati migranti e rifugiati a ondate. Non era ancora caduto Ben Alì, ma l'Italia era impegnata a sostenerlo, così come poi ha sostenuto fino all'ultimo anche Mubarak e Gheddafi. Ciascuna di queste crisi, manifestandosi ampliava la dimensione della scontata grande fuga verso l'Europa. Poi i dittatori amici di Berlusconi sono caduti in disgrazia e allora i profughi sono diventati semplicemente la crisi perfetta da sciacallare. Berlusconi è partito in automatico e ha ripetuto il tristo copione già visto a L'Aquila. Che si tratti di una grande farsa e di una crisi creata ad arte lo dicono i numeri ed è addirittura offensivo che il nostro governo se la prenda con la neonata Tunisia. La Tunisia ha dieci milioni di abitanti, l'Italia sessanta. Il Pil e il reddito medio della Tunisia sono una frazione di quelli italiani. La Tunisia ha accolto dalla sera alla mattina più di 200.000 rifugiati in fuga dalla Libia e, anche con l'aiuto internazionale, li ha alloggiati e nutriti (vedi foto). L'Italia ha lasciato a dormire per terra per giorni e senza nemmeno una coperta, gran parte dei poco più di 20.000 africani finora sbarcati a Lampedusa e attesi da almeno un mese prima. Sbarcano e non c'è nulla ad attenderli, solo gente inferocita che litiga dalla mattina alla sera. Non può sbagliare il delegato dell'UNHCR nel dire che l'accoglienza italiana è peggiore di quella tunisina e non rispettosa della dignità umana. Parliamo di una quantità di persone simile a quella che si raduna per una partita di calcio di medio livello, ma a sentire il governo sembra che tutta l'Africa si sia già trasferita da noi e che portarli via da lì sia impossibile, che alloggiarli decentemente sia un problema insormontabile. La Tunisia non ha protestato con nessuno. Invece di agire e prepararsi, l'Italia ha levato un pianto greco sui migranti, che ha infastidito i partner europei non meno del sostegno ai dittatori fuori tempo massimo. E non solo perché gli altri paesi europei hanno quasi tutti molti più rifugiati e immigrati di quanti non ne abbia l'Italia. Con questa falsa emergenza gestita ad arte, il governo si è garantito un po' di respiro, tanto che cercato di approfittarne per infilarci la solita leggina a favore del capo. Accogliere gli africani malissimo, prospettando loro mesi di misteriosa e incerta detenzione burocratica in pessime condizioni, è l'incentivo migliore per spingerli a fuggire da questi strani centri dalle porte apertissime. Si sapeva fin dall'inizio che sarebbe finita così, vista la volontà di lasciare subito l'Italia di molti dei migranti e rifugiati, ma un governo che non avesse avuto bisogno di strumentalizzare brutalmente la situazione, avrebbe sicuramente risolto la questione con maggiore eleganza e minor clamore, senza nemmeno far soffrire i lampedusani, che invece poi sono tornati utilissimi, e senza fare impazzire gli abitanti di Manduria, che: Gli abitanti della cittadina pugliese giovedì catturavano e riportavano gli immigrati nel campo, venerdì li trasportavano alla stazione. Nessuno gli aveva spiegato come stanno veramente le cose. Il governo invece ha aperto le gabbie, il capo dei verdolini ha rantolato in dialetto e si è scatenata la canea, con i poveri africani che probabilmente non ci hanno capito molto, se non che è meglio scappare il prima possibile da un posto del genere.


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