Il governo Monti e la repubblica “talebana”

par Kocis
giovedì 19 luglio 2012

Ormai non c’è proprio nulla che stupisca. Dall’insediamento del Governo “tecnico” nulla è cambiato sui principali parametri nazionali: economici - finanziari- “spread” - sociali - debiti - occupazionali - povertà.

Anzi. Tutto peggiora; per le Loro iniziative! A partire dalle condizioni di vita dei lavoratori dipendenti, pensionati e disoccupati.

Il colmo per un governo “tecnico”, che nominalmente dovrebbe essere di fattura laica, è di procedere, per come ormai sembra proprio imminente, per la “gioia” del signor PIL, che discende sempre più per ben altre infauste questioni, all’emanazione di un decreto in virtù del quale verranno abolite le festività infrasettimanali (con spostamento alla domenica) delle più fondamentali festività civili della Repubblica italiana: 25 aprile, 1° maggio (in ballottaggio c’è anche il 2 Giugno). L’antico vezzo del governo delle destre di Berlusconi, tentato e ritentato, e mai riuscito.

Giusto sul ritmo di “La Memoria è roba vecchia, aggeggio di rottami ormai sul ciglio della fossa”.

Nel contempo, tutte le festività religiose, cosiddette nazionali, ben otto, rimangono al pubblico godimento.

C’è proprio di che festeggiare. Un “Viva Maria” acqueta i brutti pensieri (peccati) di rivolta.

Forse tutto questo non avviene nelle aree soprannominate talebane.

E' il progresso, bellezza!


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