Il gioco sporco di Bersani e del PD

par Alfonso Mandia
lunedì 4 marzo 2013

Ci risiamo, il giochetto è sempre lo stesso, coprire la propria inettitudine addossando le responsabilità che ne derivano agli altri.
L'anno scorso, quando andare a votare sarebbe stata la migliore delle soluzioni, in una situazione in cui sarebbe forse riuscito a vincerle, le elezioni, il PD scelse di infilare la testa sotto la sabbia e lasciò che Napolitano consegnasse il paese alle grinfie dei banchieri che hanno completato l'opera di devastazione politica, culturale e civile del paese iniziata dal nano di Arcore, con il loro convinto, incondizionato e "responsabile" sostegno.
 
Oggi la sceneggiata si ripete, e in un momento in cui si presenta l'occasione di darla sul serio, una sterzata alle politiche criminali che il clan Monti ci ha somministrato fino ad ora, tutto quello che Bersani e soci stan riuscendo a fare è balbettare generiche assunzioni di responsabilità, e senza lo straccio di un programma di governo che sia realmente alternativo a quello dei padroni del vapore, dare dell'irresponsabile a Grillo, che non sta facendo altro che portare avanti il proprio progetto, che piaccia o meno.
 
No TAV, riduzione del numero dei parlamentari e dei privilegi, conflitto di interessi, legge sulla corruzione, sono soltanto alcuni dei provvedimenti che potrebbero essere attuati nell'immediato, punti di programma che sono anche nel programma del movimento di Grillo.
 
E invece niente, Bersani e soci nicchiano, balbettano, temporeggiano cercando di capire come possono salvare capra e cavoli senza rischiare troppo, hai visto mai che poi i padroni del vapore si innervosiscono?, e invece di stanare a loro volta Grillo e non dargli più scuse per non far quello che invece dovrebbe fare, cioè assumersi la responsabilità che l'entrata in parlamento comporta, si limitano a dargli dell'irresponsabile quando lui, ripeto, sta portando avanti niente di più e niente di meno che il suo progetto secondo la propria visione delle cose.
 
È la storia trita e ritrita di un paese che ondeggia tra un capo popolo e l'altro senza soluzione di continuità e senza nessuna reale prospettiva di un futuro degno, senza nessuna visione del devastante presente che ci sta falcidiando e senza nessuna considerazione degli errori del passato, avvitato in una giostra infernale i cui unici sconfitti son quelli cha passano la vita a sperare nella venuta di un nuovo salvatore che gli conceda un giorno di sole che spezzi il buio di un cielo nero di tempesta.
 
A proposito, qualcuno sa che fine ha fatto Nichi Vendola?

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