Il fantasma del museo archeologico di Napoli? Una bufala tecnologica

par Laura Murino
martedì 23 agosto 2011

Che la tecnologia possa fare miracoli ormai è noto ai più, ma questa volta si è trattato di una “simpatica” presa in giro dei più impressionabili e suggestionabili.

Sulle pagine di molti giornali nazionali e locali, è comparsa la notizia che un fantasma dalle fattezze di una bambina si starebbe aggirando per il museo archeologico di Napoli. Il tutto nato da una foto il cui autore, secondo l'Ansa, sarebbe l'architetto Oreste Albarano. Già a cercare, forse, tra qualche vecchia foto scolorita che potesse rilevarne l’identità, i cercatori di fantasmi dovranno rassegnarsi: anche questa volta si tratta di un buco nell’acqua, una bufala bella e buona. 

Ma Gianluca Nicoletti in un articolo pubblicato su La Stampa, svela lo spettrale mistero, confermato anche sul blog di Paolo Attivissimo: dietro al fantasma napoletano? Niente di più che un’applicazione dell’iPhone.
 
Intervistando il fototecnico Paolo Bertotti di PhotoBuster Attivissimo ha mostra i retroscena del mistero.
L’applicazione, chiamata Ghost Capture, infatti, permettere di scegliere il tipo di fantasma, la posizione, di spostarlo e di metterlo sulla foto che si preferisce. Guarda caso, uno dei modelli di fantasma a scelta nell'app assomiglia incredibilmente a quello che compare nella foto ingiallita del museo, una bambina in bianco e nero con tanto di vestitino e gonna a pieghettine. Bertotti fa notare che le pieghe della gonna e l'elemento della corda sono troppo simili per non essere la stessa immagine. Probabilmente l'autore della foto ha dovuto modificare i colori e la saturazione della foto, ma con una semplice applicazione per la rielaborazione di immagini per iPhone è un gioco da ragazzi che ruba pochi minuti fatta anche dal cellulare. Quindi, il fantasma che appare nella foto e il modello a scelta nella app sarebbero la stesso figura.
 
Ancora una volta qualcuno è riuscito a far parlare dell'annosa questione se i fantasmi esistano veramente o meno. E ancora una volta l'opinione pubblica c'è cascata. Aspettando il prossimo incontro ravvicinato con qualche spettro, possiamo andare, almeno per il momento, a letto senza il velato terrore che quella bambina verrà a disturbarci nel sonno.

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