Il "chiagne e fotte" sui mass media

par zephiro
venerdì 26 febbraio 2010

La tempesta scatenata dalle indagini e intercettazioni dilaga. L’esercito mass-mediatico ripiega e si arrocca in attesa di tempi migliori, puntando su oblio e qualunquismo.

Oggi tutti i canali mainstream filogovernativi si arroccano e aspettano che la tempesta di Corruttopoli passi, sanno che avendo in mano l’Agenda Setting, non conviene contrastare l’evidenza in modo troppo assiduo e tracotante.

Nella classica strategia del "chiagne e fotte", si rifugiano in una cronaca cruda e didascalica, corredandola di denunce risibili che vanno dallo "stato di polizia" alle "intercettazioni come tritacarne", fino all’esaurimento dell’ effetto novità, e archiviare la faccenda nel cassetto del "più pulito c’ha la rogna" e ricominciare a parlare d’altro, con rinnovato vigore.
 
Intanto nei TG si continuano ad esercitare tecniche per controllare la percezione del popolo della TV, come la PNL, sistema scientifico chiarito benissimo nel video di questo post eccezionale sulla campagna elettorale svolta l’anno scorso in Sardegna tra Soru e Cappellacci.
 
Il tutto con un’opposizione sempre e comunque alla berlina, incapace di reagire al proprio destino, con politiche di comunicazione e immagine talmente antiquate, che sembra di vederli giocare un’altra partita, tanto che non si può nemmeno più dire che subisca questo stato di cose, ne è ormai direttamente responsabile.

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