Il buon esempio cambia le leggi

par paolodegregorio
martedì 13 febbraio 2018

 

Spicca oggi, 12 febbraio, in prima pagina su “il Fatto quotidiano” il titolo “Campagna elettorale al verde” aboliti di fatto i rimborsi elettorali, i bilanci dei partiti sono una voragine, è sparita la comunicazione su muri e TV”. E’ vero! Ma non c’è un rigo su chi ha costretto (obtorto collo) i vecchi partiti ad approvare la riforma Letta che ha cancellato il finanziamento pubblico ai partiti, per non lasciare al Movimento 5 stelle l’enorme credito presso gli elettori per aver restituito allo Stato i 42 milioni di euro a cui aveva diritto.

Niente e più convincente dei fatti, soprattutto in un ambiente di bassa politica, dove parole e promesse non valgono nulla, e comunque la cosa è accaduta per merito esclusivo dei 5 stelle, che tra l’altro sono diventati il primo partito senza gestire soldi, senza immobili, senza spese, senza dipendenti né collaboratori. L’effetto positivo di questa riforma,ispirata dal buon esempio di inesperti, populisti, antipolitici, per forza si riverbererà anche sui vecchi partiti che, finito il tempo delle vacche grasse, si vedranno costretti a scaldarsi i piedi facendo propaganda porta a porta e rispolvererà i comizi, facendo così posto a giovani legati al territorio, fuori dal vecchio gioco delle clientele e dei favori personali. Da una riformetta semplice semplice, condivisa da tutti i cittadini onesti, che allontana i soldi dalla politica, può nascere una nuova classe dirigente, soprattutto se daranno retta ancora ai 5 stelle (che al loro interno la applicano già), stabilendo la regola che dopo due mandati parlamentari si è ineleggibili. Le Caste non si formerebbero più e il costante rinnovamento sarebbe garantito. Paolo De Gregorio


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