Il Web usato per ricercare i 15 minuti di popolarita?

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mercoledì 18 agosto 2010

 
C’è un lato del web che è inutile ignorare.
E’ inutile ignorare perchè è la sua ignobile maggioranza.
 
E’ quel lato fatto di insulse ed innominabili piccole fenomenologie del web: fatte per apparire, solo ed esclusivamente per apparire.
 
Ci penso spesso a questa "presunta" deriva del web.
 
Anche perchè questa piccola fenomenologia del web ha seminato e di gran lunga la blogosfera, come accessi, come visualizzazioni, come commenti, come link.
 
Una volta scrissi un pensiero che oggi mi sento di rianimare e rafforzare ancora di più: l’unica cosa che un giorno potrebbe essere in grado di deteriorare o frammentare il web, è la televisione.
 
Per televisione intendo le soffocanti inserzioni pubblicitarie, l’immane voglia di apparire più che di essere, di pubblicizzare sé stessi più che ciò che si esprime, la vuotezza delle forme che irrimediabilmente sopraffà la sostanza dei contenuti.
 
Ora, siccome questa piccola fenomenologia di merda del web è un virus in continua espansione, che infetta e sta infettando uomini e donne senza distinzione di età o di sesso, credo che prima di tutto sia inutile ignorarla, e poi credo che sia il caso di iniziare a metterla in discussione, senza saccenti snobbature.
 
Non credo che in principio chi ha inventato la tv, l’abbia fatto con intenti imperialistici, per smanie di autoprotagonismo, pensando un giorno di riuscire a controllare ed a persuadere il proprio paese o il proprio mondo.
 
E non credo nemmeno che chi ha inventato il web l’abbia fatto per concedere a tutti, giovani e meno giovani, l’opportunità per avere un palcoscenico dove mostrare tette e culi, per ballare saltare e cantare a squarciagola nella propria cameretta da letto, mentre fuori casa qualcuno ti costruisce centrali nucleari e missili anti-scudo, ti privatizza l’acqua e l’aria, e non te ne accorgi nemmeno.
 
Intanto oggi la tv fa ancora la vita, scandisce i minuti e i secondi di ognuno di noi, nel bene e nel male è l’orologio biologico sia di chi si eleva a sommo Vate, sia di chi si ostina nonostante tutto a vivere con la testa nel water.
 
Il web, questa potente arma di diffusione, potrebbe diventarlo di distruzione: scopiazza ed imita sempre di più la tv, non sta delimitando la sua deriva porno ed ignorante, ma cosa peggiore sta esaltando i suoi contenuti, rendendoli una cruda realtà, una routine che inquina tutto ciò che è "Rete".
 
Ma ci vedete, tra 5-10 anni, a scrivere o a pensare che tutto ciò che abbiamo scritto o pensato, sia stato tutto inutile? Che la blogosfera, intesa come chi la fa e chi la legge, in fondo, rimarrà un’inutile esercitazione di stile per i primi ed un assurdo perditempo per i secondi?

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