Il Trota si dimette e dichiara: "Ho la coscienza pulita"
par Andrea Marasea
mercoledì 11 aprile 2012
Si dimette Renzo Bossi da consigliere regionale della Regione Lombardia
Il figlio del Senatur, travolto dai vortici dei fondi neri del partito ha commentato:
“Non sono indagato ma mi dimetto, senza che nessuno me l’abbia chiesto. Sono fiducioso che la magistratura sappia dare le risposte. È giusto e opportuno farsi da parte, sono sereno e so benissimo cosa ho fatto”.
Roberto Formigoni da Twitter ha approvato le dimissioni di Renzo Bossi scivendo "Bene così", mentre Matteo Salvini, consigliere comunale di Lega Nord commenta: "Un vero peccato".
Più sospettoso Stefano Galli dice: "Una buona decisione dimettersi? E' soggettivo, ma forse significa che qualcosa di vero c'è".
Il progresso delle indagini dovrebbe aprire una finestrella sulla vicenda, sono state intercettate le conversazioni telefoniche tra Belsito e Dagrada, dove si racconta delle spese sostenute per Renzo, menzionando Roberto Castelli e a Piergiorgio Stiffoni. È possibile secondo il parere degli investigatori che emergano diversi elementi legati ad un uso improprio del denaro della Lega per scopi privati della famiglia Bossi.
Il popolo leghista fa fatica a credere che tutto sia frutto di una macchinazione ai danni della famiglia Bossi, molti, rammaricati aspettano l'esito delle indagini, mentre altri sono pronti a rinnegare il Padreterno nella convinzione che si tratti di invenzioni politiche.
La voce del popolo ora si riversa sui social network dove si aprono dispute e scommesse circa l'integrità morale di tutto un movimento che da sempre ha rivendicato la propria onestà additando tutti gli altri, compreso la chiesa, di manomissioni e implicazioni massoniche nei fondi neri al grido di “Roma ladrona”.
Ed ora? Bivio storico,
Generazioni ignare immerse nella catarsi televisiva dei giochi a premi, dei grandi fratelli e delle isole dei famosi... e poi si ricomincerà tutto da capo.