Il Tg1 di ieri, scandaloso inno al premier

par Riciard
mercoledì 3 giugno 2009

Non avrei mai creduto di dover rimpiangere Riotta, il suo inutile tg che spiegava a menadito ricette ed illustrava libri di dubbio gusto.
Ma se non altro era completamente inutile.

Il TG1 di ieri, delle ore 13.30 parla inizialmente della festa della repubblica, passa in rassegna le novità del caso dell’Airbus di AirFrance, e poi fa un servizio sul beneamato premier. Mentre sono ancora lì a chiedermi come si possa celebrare la repubblica con una parata militare, mi ritrovo davanti questo cammeo di giornalismo annunciato dal titolo:

"Io non mollo siamo solo all’inizio"

Il servizio inizia con la pseudo giornalista che sciorina una leccata di fondoschiena memorabile (possibile che costei diventi parlamentare in futuro): "presidente resista" chiede la gente, e lui : "non ci penso proprio, sono appena all’inizio."

Continua parlando della folla che lo acclama e lo segue ovunque vada (non scherzo, andatevelo a rivedere), per poi far vedere un bambino che lo invita alla sua festa di compleanno. E’ Francesco, ha sei anni e temo due genitori lobotomizzati. Al piccolo il premier risponde che il fatto di andare a compleanni e battesimi non sarebbe ben visto, ridendo e alludendo chiaramente a quella schifosa pellicola che avvolge l’Italia della politica, definibile in tre parole: Berlusconi teen’s Gate.

Ancora non basta, il TG1 non ha ancora sottolineato del tutto da che parte stia, di che pasta siano fatti i suoi pseudo giornalisti, forse tutti futuri parlamentari, e per questo rilancia con un’altra frase memorabile del valoroso condottiero:

"Farò cadere le roccaforti rosse, la sinistra sta implodendo".

Incredibile come dopo segua un inutile servizio su Franceschini di circa dieci secondi in cui si dice concorde col capo dello stato sulle riforme condivise.
Incredibile come il premier di uno stato festeggi la repubblica chiedendo l’eliminazione dell’opposizione.

A soli quattro giorni dalle elezioni il TG1 si rivela chiaramente ed inequivocabilmente neutrale ed equidistante dai due maggiori schieramenti. Imparziale.

Si tratta, quindi, di una nuova constatazione di come vadano le cose in Italia, è una filastrocca che sappiamo a memoria, ormai: informazione di parte, complotto di interessi, e maggioranza assoluta ad un uomo.

Non si può chiedere agli italiani di ribaltare la situazione con un voto, sarebbe troppo chiedergli di ragionare con la propria testa.

Per cui credo sia quantomeno razionale provare a muoversi in altro modo, a piccoli passi, da piccoli ragionamenti e gruppi, trovando confronti ed adesioni. In rete, per poi portarli fuori.

Se vi va, unitevi a questo dopocena che va avanti da qualche giorno.
Prosit.

P.S. Come il noto Riotta vi lasciava con la sua stupida rubrica di libri, io vi lascio con una poesia di profondo valore culturale.





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