Il riccio, un animale insolito da compagnia
par Rita De Angelis
mercoledì 21 dicembre 2011
Il riccio europeo o Erinaceus europaeus, è un piccolo animaletto dal peso che varia dagli 800 ai 1200 gr. La sua superficie dorsale e laterale, ad eccezione della zona facciale e dei piedini, è densamente ricoperta di spine della lunghezza di circa 20 millimetri, (in tutto 5.000). Le spine hanno spazi ripieni e dischi separati da spazi orizzontali per far sì che si rafforzi la loro struttura. Alla base di ogni spina c’è un piccolo bulbo, che si estende sotto la superficie della pelle, per far sì che si trattenga saldamente. Le spine sono di colore bianco alla base e sulla punta, con fasce centrali che si tingono di colore nero o marrone. Ogni spina è fissata ad un muscolo in grado di alzarsi ed abbassarsi. Le spine in posizione eretta, assumono il verso a zigzag, in modo tale che si sostengono in una massa assolutamente impenetrabile. Il Riccio pur appartenendo alla specie insettivora, è abbastanza onnivoro. Mangia una vasta gamma di invertebrati, ma predilige i coleotteri, le lumache, la carne e anche la frutta. Ama anche i millepiedi e gli scarabei. Il Riccio mangia anche le rane, piccoli rettili, gli uccelli, piccoli topi, uova di uccello ghiande e bacche. Per questo viene inserito in un orto o giardino, poiché mangia tutti gli insetti nocivi.
Si è scoperto che i piccoli ricci nascono già con gli aculei, ma sono avvolti inizialmente da una membrana per proteggere la madre nel periodo del parto. Tale membrana che provvede la madre a rimuovere appena dopo il parto, si toglie da sola anche tre ore dopo la nascita del piccolo riccio. In questo modo gli aculei si vedono bene ma sono ancora molli. Il primo mantello di spine è quindi molle e bianco. 36 ore dopo, un secondo mantello di spine si è sviluppato all’interno, ma decisamente più scure. Dopo questo, ci sarà un terzo insieme di spine che si svilupperà a sostituire i primi due. Dopo 11 giorni i piccoli, possono arricciarsi in una sfera difensiva, e dopo 14 giorni sono in grado di aprire gli occhi. Allo sviluppo di un mese, i giovani ricci avranno tutte le sembianze dei loro genitori, naturalmente in piccolo come un comune neonato. Nel riccio in genere la femmina è più grande del maschio. Haabitudini di vita crepuscolari e notturne.
Durante il giorno ama nascondersi nella propria tana fatta di paglia e foglie, situata principalmente sotto la cavità dei tronchi degli alberi, sotto le rocce o nei cespugli. Il suo procedere sul terreno è lento, fiuta ed annusa qualsiasi oggetto che incontra sul suo cammino. In genere ha una vista poco sviluppata, ad differenza di un udito ed un olfatto ai massimi livelli. Riesce persino a sentire gli insetti che si muovono sotto terra. Si difende in modo singolare: Appena percepisce un rumore sospetto, l’animale fa un salto sulle quattro zampe e colpisce con gli aculei qualsiasi cosa ci sia vicino a lui. Successivamente si appallottola stretto, nascondendo capo e zampe, trasformandosi in una sfera spinosa non attaccabile. La stessa tattica la usa quando gli capita di scivolare da un muro o cadere lungo un pendio:in questo modo evita di ferirsi. Questa risulta essere la sua migliore arma di difesa, sia per lui che verso qualsiasi pericolo si trovi di fronte. Possiede una dentatura tagliente ed aguzza di 44 denti, molto utile per triturare insetti e cibo. Due curiosità sul riccio. Non sembra ma è un abile nuotatore in grado di arrampicarsi velocemente e nuotare malgrado l’apparente lentezza e goffaggine.Inoltre mamma riccio è una brava e paziente mamma, che molto spesso di aggira nei pressi di parchi e giardini portando a spasso la sua carovana di piccoli. E’ proprio il caso di dire che spesso gli animali insegnano lo stile di vita in cui comportarsi anche allaspecie più evoluta dell’uomo sapiens. Prendiamo esempio dagli animali per progredire.