Il Pd, la formazione del Governo la possibile alleanza con il M5s

par Camillo Pignata
venerdì 16 marzo 2018

 

Non se ne può più di un leader e di un partito che, dopo aver distrutto la sinistra, si apprestano a distruggere l’Italia consegnandola, fragile debole e confusa, alle cancellerie europee, ai fascio razzisti e al loro padrone,il potere finanziario.

Non se ne può più della irresponsabilità di chi ha prodotto una legge elettorale che ha portato a l'ingovernabilità, alla situazione di stallo in cui siamo, e ora non fa niente per risolvere la situazione.

Non se ne può più di una classe dirigente politica che si preoccupa di conservare il potere, e se ne fotte di ciò che sta fuori del recinto del suo potere, della gente che soffre, del clima di odio e di xenofobia che attraversa il Paese.

Eppure le possibilità di salvare la legislatura, e la faccia del PD. ci sono tutte. Di Maio invoca il dialogo, ha invitato a fare proposte senza chiedere incarichi. La UE preme per un accordo con il Mov5s.

La sinistra europea chiede che il PD appoggi Di Maio.

Se questo e` il quadro, il PD è l'ago della bilancia in Italia e in Europa. In Italia, per dettare le condizioni di un accordo. In Europa per favorire una svolta nella politica rigorista.

Per questa stabilità così agognata a Roma come a Bruxelles, il PD si confronti con il Mov5s indichi, i suoi punti irrinunciabili, dopodiché il cerino e le responsabilità per la situazione di stallo in cui è bloccato il nostro Paese, passano al mov5s e a Bruxelles.

Diversamente, se il PD si chiama fuori dalle responsabilità di dare un governo stabile al Paese, per consentirgli la permanenza fra i paesi che contano in Europa e nel mondo, se diventa il garante della instabilità, e` destinato a fallire e a trascinare con sé l'italia che non può restare senza governo.

 

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